Partenza con il piede giusto
E’ partita la nuova avventurA. La a finale in carattere maiuscolo non è un refuso, ma vuole indicare l’aspirazione della piazza pescarese, desiderosa di tornare il più in fretta possibile a calcare il palcoscenico abbandonato due mesi fa, la Serie A. Nel cuore anche del più prudente dei tifosi, al di là di scaramanzie e di piedi ben saldi per terra, il sogno è che la stagione 2013/14 si concluda con un nuovo trionfo che vada ad arricchire il romanzo calcistico del Delfino, quello scritto d’azzurro su pagine rigorosamente bianche.
Società e tecnico volano bassi, non si lanciano in ardite promesse. Giusto e legittimo da parte loro. Il tifoso sogna ed è lecito anche questo. L’importante è che i sogni non si trasformino in critiche alle prime difficoltà, quelle che inevitabilmente ci saranno in un cammino lungo 42 tappe più eventuali appendici. Stiamo però andando avanti nel discorso. In questo momento storico bisogna rimarcare la bontà di quanto fatto finora: una campagna abbonamenti che va incontro al popolo biancazzurro nei limiti del possibile, un attivismo concludente in un mercato asfittico in generale e il passo nel futuro compiuto con la presentazione del progetto per la nuova Casa del Pescara. Ovviamente c’è ancora tanto da fare, ma le premesse non meritano che applausi.
Sarà il campo, come sempre, ad emettere il proprio insindacabile giudizio. E il campo sarà l’unico biglietto da visita di un tecnico, Pasquale Marino, che per la serie cadetta è ritenuto al tempo stesso un lusso e una garanzia. Anche lui ha bisogno di rilanciarsi e la sua voglia ed il suo entusiasmo saranno armi importanti. L’allenatore siciliano ha già capito alcune cose fondamentali. Sarà importante dare una precisa identità tattica ad una squadra che abbia ben impresso nella mente il senso di appartenenza al progetto biancazzurro. Le sue parole prima del ritiro di Rivisondoli, in tal senso, sono inequivocabili. “Servono uomini motivati che hanno deciso di sposare il progetto. E’ importante il rispetto delle regole. Chi è disciplinato fuori dal campo, è più facile che lo sia anche sul rettangolo verde. Per me è importante iniziare a lavorare con le persone che vogliono rimanere e che rimarranno per dare sin da subito una determinata fisionomia”, ha detto in conferenza stampa. E poi: “l’importante è che chi resta a Pescara abbia voglia di rivincita e rivalsa, non devono sentirsi limitati qua. Serve gente che ha voglia di lottare per il Pescara”. Infine: “squadra da prima fascia? Lo dirà il campo, è prematuro fare valutazioni e a me non piace fare proclami”.
Se, come si dice, “il buongiorno si vede dal mattino”, sarà un anno intenso ma potenzialmente bello. Armiamoci tutti di fiducia, calma e pazienza e continuiamo a far lavorare chi di dovere con la giusta serenità. Saranno i fatti, solo loro, a testimoniare o meno la bontà di quanto realizzato. Buona stagione a tutti!
Foto: F.Troiano
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