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I Lupi d'Irpinia nella tana del Delfino d'Abruzzo

19.11.2015 09:39

Domani sera all’Adriatico arriva l’Avellino di Tesser, terzo miglior attacco del campionato. Nonostante gli infortuni di Tavano e Castaldo, la coppia Mokulu – Trotta sta trascinando i biancoverdi a suon di gol e giocate di spessore. Se i campani hanno il terzo migliore reparto offensivo, contemporaneamente hanno la terza peggior difesa che li relega in dodicesima piazza. Pescara – Avellino, tutte le statistiche. In 13 partite i campani hanno di media 22’ di possesso palla, i biancazzurri 24’ 15”. Sono 473,8 i palloni giocati dai lupi ad incontro con il 54,1% di passaggi riusciti (ultimi in B). Il Pescara dal canto suo gioca 549,5 palle giocate con il 63% di passaggi riusciti. Gli uomini di Tesser hanno il 49,2%  di pericolosità con 8’ 14” di supremazia territoriale,  15 tiri a partita di cui 5,5 nello specchio. I dannunziani hanno, invece,  il 47,7% di pericolosità con 9’23” di supremazia territoriale e 12 conclusioni di cui 5 in porta. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. L’ Avellino, in questo inizio di stagione, ha due facce: mentre l’attacco vola, la difesa ballerina rovina tutto il ben fatto. Sono ben 20 le reti subite, peggio hanno fatto solo Spezia e Como. Il vero problema della retroguardia biancoverde sono i terzini Nica e Visconti decisamente discontinui. A complicare ulteriormente la situazione sono i tanti infortunati: Tesser dovrà rinunciare a Rea, Ligi con Biraschi in forte dubbio. Il centrale difensivo è alle prese con un grave affaticamento muscolare alla coscia destra e, salvo recuperi in extremis, non sarà della partita per non peggiorare la situazione. A questo elenco si aggiungono gli attaccanti Castaldo e Tavano e il centrocampista Gavazzi, uomo chiave del gioco avellinese, fermo ai box per quasi tutta la settimana. Tornato solo ieri in gruppo, c’è però ottimismo per il suo recupero. L’allenatore dei lupi dovrà quindi fare di necessità virtù per cercare di tappare i buchi in modo da spiccare definitivamente il volo. Finora il tecnico di Montebelluna ha dimostrato in partita un’ottima lettura con ben 6 gol realizzati dai giocatori entrati dalla panchina, nessuno ha fatto meglio. Se in difesa gli irpini hanno un grosso punto interrogativo, in attacco la certezza si chiama Benjamin Mokulu. L’attaccante di origine congolese di cittadinanza belga, dopo essersi adattato al campionato cadetto nello scorso finale di stagione, quest’anno ha rimpiazzato alla grande giocatori del calibro di Tavano e Castaldo con 5 gol in campionato e tante giocate di spessore. Il classe ’89 si trova perfettamente con il compagno di reparto Trotta, bomber dei suoi con 6 reti realizzate. A loro si aggiunge Roberto Insigne, fratello di Lorenzo, con tre gol in 10 partite. A centrocampo capitan Arini segna e fa segnare: alle due reti realizzate si aggiungono 4 assist vincenti nelle tredici partite giocate. Il dubbio sostanziale quindi sulla formazione avellinese è il modulo: se il 4-3-1-2 ha portato punti pesanti, data la situazione in infermeria Tesser potrebbe ripiegare eccezionalmente sul 3-5-2. Per mantenere il primo modulo l’allenatore biancoverde deve per necessità abbassare un mediano in difesa mentre per virare sul secondo schieramento il tecnico lombardo dovrà rivalutare tutti i ruoli in mediana. Curiosità: tra i biancoverdi c'è un ex Chieti, Maxime Giron. L’Avellino in arrivo all’Adriatico ricorda il Pescara di Marco Baroni: prolifico in attacco, mediocre in difesa. Sarà proprio questa la chiave del match: il successo con i biancazzurri significherebbe la prova di maturità con il chiaro obiettivo di segnare gol e non subirne per rientrare prepotentemente nella lotta playoff, sfumati l’anno scorso contro il Bologna con la traversa al 90’ di Castaldo.

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