Pillon: "Il Pescara se la può giocare fino alla fine. Colombo mi somiglia? Dico che..."
"Mai stato vicino al ritorno? Nell'anno di Oddo ci furono contatti"
«Non sono sorpreso dal campionato che sta facendo il Pescara, anzi era una cosa che mi auguravo. E spero tanto che il Delfino possa tornare presto dove merita di stare, quindi almeno in serie B. I tifosi, la società e tutto l'ambiente meritano di tornare presto in categorie più alte della C». Parole e musica di Bepi Pillon, l'ultimo a regalare gioie al popolo biancazzurro con una semifinale playoff in serie B prima di un triennio da brividi, con la caduta nella terza serie nazionale ed il tentativo vano di risalire al primo colpo. Il Pescara targato Colombo vola, ma nonostante un cammino da record è dietro alla corazzata Catanzaro: «La serie C è un campionato difficilissimo, il girone meridionale quest'anno è assai insidioso. Catanzaro, Pescara e Crotone hanno organici forti e credo si giocheranno il primo posto fino alla fine», è la previsione del “Baffo di Preganziol”. «Il Catanzaro gioca un buon calcio ed ha calciatori che possono fare a differenza in qualsiasi momento, il Crotone una buonissima rosa ed il Pescara in estate ha fatto scelte oculate che stanno ripagando. Chiaramente è il Catanzaro la squadra da battere, ma il Pescara non deve mollare di un centimetro la presa e stare col fiato sul collo ai giallorossi di Vivarini: il campionato è lunghissimo e a breve ci sarà anche lo scontro diretto, oltretutto all'Adriatico. E io so quanto può contare il tifo pescarese».
Le “tre sorelle” del girone C, rispettivamente con 32, 29 e 28 punti sarebbero saldamente in testa anche negli altri due raggruppamenti, dove le battistrada hanno 23 e 24 punti: cosa significa? E' qualitativamente più basso il livello del gruppo C, che ha consentito dei numeri così importanti alle 3 di testa, oppure Catanzaro, Pescara e Crotone sono talmente forti da essere le 3 migliori di tutta la categoria e non solo del girone di appartenenza? «Credo che Catanzaro, Pescara e Crotone abbiano meritato di essere in testa e siano realmente forti, avrebbero fatto un cammino di questo tipo anche inseriti in un altro raggruppamento. Ma anche negli altri gironi ci sono squadre attrezzate, inutile elencarle perchè, bene o male, si stanno rispettando i pronostici di inizio campionato. Probabilmente la sorpresa in negativo è il Vicenza, che è in ritardo ed ha quindi cambiato allenatore (ad inizio settimana in biancorosso è arrivato l'ex biancazzurro Modesto in luogo di Baldini, ndr)».
In molti a Pescara rivedono in mister Alberto Colombo una sorta di Bepi Pillon 2.0: stessa cultura del lavoro, medesima umiltà e parecchi punti di contatto anche sul piano tattico. «In effetti delle affinità penso che ci siano», conferma l'ex trainer biancazzurro. «Entrambi amiamo lavorare sul campo, parlare poco e fare i fatti. Inoltre abbiamo il rispetto di tutti i ruoli. Sul piano tattico entrambi amiamo una squadra organizzata e che pratichi un buon calcio. Infine, penso che si siano affinità anche sul piano caratteriale».
Eccetto la scorsa estate, si è spesso parlato di un possibile ritorno di Pillon sulla panchina del Delfino: c'è stato mai qualcosa di realmente concreto? «C'è stato qualche contatto quando c'era Oddo», rivela, «ma poi si fecero scelte diverse. Io andai a Trieste, ad esempio». Pillon si riferisce all'ultimo anno in serie B del Delfino, stagione 2020-21, e nello specifico al mese di novembre quando poi Sebastiani scelse Breda come nuovo allenatore. «In ogni caso, seguo sempre con affetto il Pescara dove ho vissuto un anno e mezzo stupendo. E non posso che augurargli il meglio», chiude Pillon.
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