Mercato Pescara: il punto sull'attacco
Tanto, tantissimo dipende da Lescano. Ma c'è dell'altro...
Dismettere per poi innestare è la parola d'ordine biancazzurra sul mercato, ma è chiaro che molto dipenderà dalla soluzione del caso Lescano. Nei prossimi giorni è in programma un contatto tra l'entourage dell'argentino e la società dal quale dipenderà il destino della punta e l'effetto domino sulle trattative. Se tornasse il sereno il giocatore resterebbe in biancazzurro a giocarsi il posto con le altre punte in organico, mentre se la situazione non dovesse risolversi ecco che verrebbe bloccata la partenza di Tupta (piace tanto all'Alessandria), che ha comunque scalato le gerarchie di Colombo, e si punterebbe decisamente su Samuele Spalluto della Fiorentina, ora in prestito a Terni ma sicuro partente, o su Alessandro Gabrielloni del Como. Il Delfino dunque si iscrive al valzer degli attaccanti ed è pronto a danzare sulle...punte! Saranno infatti gli attaccanti a connotare la sessione invernale delle trattative e molte società sono attive. A Lescano sono infatti interessati Avellino, Crotone, FeralpiSalò e Triestina (più defilati Pordenone, Ascoli, Spal, Mantova e Ternana). E occhio al Frosinone, che cerca una punta di rincalzo, e soprattutto al Foggia: al momento il Diavolo è in pole. Su Spalluto ci sono Reggiana, lo stesso Avellino (che ha però come preferenze in primis Rocco Costantino, poi gli ex pescaresi Cerri e Melchiorri), Gubbio e Cittadella e, più in generale, ogni squadra guarda le punte in uscita in B e in C per corroborare il proprio attacco. Non trovano riscontri le voci di un presunto interessamento pescarese per Galabinov, da tempo ai box ma prossimo a tornare abile e arruolabile. La dirigenza della Reggina ci ha esplicitamente smentito la pista. Con Kolaj che chiede spazio e che potrebbe dunque salutare, in avanti ci sarà anche l'innesto di un esterno che può giocare anche da trequartista. Il nome di Filippo Falco, già visto a Pescara da gennaio a giugno 2018, è quello appuntato in rosso ma è difficile da far scendere di categoria, più facile da concretizzare è un altro ritorno, quello di Christian Capone, 56 presenze e 7 gol in due distinte esperienza in riva all'Adriatico (2017-19 e 2020-21), ora al SudTirol dove non ha trovato spazio. Da sempre pupillo del presidente Sebastiani che lo definì “il più forte 1999 in Italia”, ha necessità di rilancio e lascerà certamente Bolzano per giocare con continuità, a differenza di Mirko Carretta, che pure piace al Pescara ma che difficilmente si muoverà a gennaio (come Ricci della Reggina e Compagnon della Juve U23). Da non scartare l'ipotesi Manzari (proprietà Sassuolo, ora a Monopoli). L'Ascoli poi non ha intenzione di mollare Amato Ciciretti, a differenza di Diego Fabbrini. “Sarà interesse anche suo trovare una sistemazione, il suo contratto scadrà a giugno, ormai siamo in chiusura del suo rapporto di lavoro con l'Ascoli, vedremo se nella finestra invernale uscirà qualcosa”, le parole del ds ascolano Marco Valentini che spalancano le porte all'addio. Tuttavia a Delli Carri il giocatore non sembra interessare. Occhio anche a Mosti del Modena e Orlando della Salernitana, su cui però fonti societarie smentiscono. Da non dimenticare D'Errico del Bari: è lui il giocatore che può davvero arrivare come anticipato da PS24 in tempi non sospetti. Sul ritorno di Rauti, certo partente dalla Spal, non ci sono al momento indizi. Belloni probabilmente passerà, via Pescara, al Latina
HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA
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