Imbattuti ai playoff, applausi al Pescara ma in A va il Bologna
Non basta concludere i playoff da imbattuti e dominare il Bologna per tutto il secondo tempo. In Serie A salgono i padroni di casa, ma gli applausi sono solo per il Pescara. Magra consolazione. Al gol di Cacia a fine primo tempo risponde Pasquato ad inizio ripresa, il Bologna resta in 10 e vittima di un vero assedio comprensivo di traversa centrata da Melchiorri. Ma porta a casa il pari e sale in A. Delusione per i 2.600 cuori biancazzurri accorsi a sostegno della squadra, ma bisogna essere fieri di come il Delfino ha condotto i playoff. La gara. Sono 31.632 i cuori palpitanti al Dall'Ara per Bologna - Pescara, atto finale che decreterà la squadra che farà compagnia a Carpi e Frosinone in A. Oddo sceglie Brugman trequartista e rillancia Torreira; Rossi lascia fuori inizialmente Cacia e Mancosu per il tandem Acquafresca -Sansone con Kristicic in mediana. È il Pescara, come da copione, a dover condurre la gara, avendo un solo risultato a disposizione. Il maggior possesso palla, però, non produce occasioni da rete, se si eccettua un colpo di Melchiorri alto sopra la traversa al 17'. Risponde Sansone 10' esatti dopo, Fiorillo vola più per i fotografi che non per reale necessità. Più Pescara che non Bologna, nel complesso, ma Da Costa non corre pericoli. Al 37', però, passa il Bologna. Sansone si fa beffe della difesa biancazzurra, sfrutta una indecisione fatale di Salamon e batte Fiorillo. La strada per il Pescara si fa assolutamente in salita dovendo ribaltare il punteggio. La reazione pescarese non è veemente, Melchiorri al 41' arriva tardi di un soffio all'appuntamento con la deviazione in scivolata a due passi da Da Costa. Al riposo si perviene con i padroni di casa in vantaggio per 1-0. Oddo decide sin da inizio ripresa di affidarsi a Pasquato e Sansovini. I due nuovi rilevano Politano e Caprari: si passa al 4-3-1-2, speculare a quello felsineo. Il Pescara sembra avere il piglio giusto, il Sindaco suona la carica ma è il Bologna con una super giocata a sfiorare il gol al minuto 11, ma Fiorillo dice di no. Gol mangiato, gol subito: la regola del calcio non sbaglia mai e Pasquato riporta il match in parità. Dal possibile 2-0 all ' 1-1 in 30 secondi. Al 14', Sansovini sfiora il raddoppio con uno shot da fuori che avrebbe meritato migliore sorte. Il Bologna ora trema. Al 20', resta anche in dieci. Mbaye, già ammonito, commette un fallo da censura su Pasquato: secondo giallo e rosso inevitabile. Rossi corre subito ai ripari e toglie una punta, Sansone, per inserire Ceccarelli, un difensore, esaurendo i cambi (erano già entrati Cacia e Buchel). La gara si trasforma in una sorta di assedio. Il Pescara attacca a capo chino, il Bologna abbassa troppo il baricentro e fatica a mettere il naso al di là della linea di centrocampo. Ma il Dall'Ara resta una bolgia. Lo scorrere del tempo è il solo alleato del aspirazioni rossoblù. Al 33', Da Costa si esalta su un tiro da distanza siderale di Pucino. Entra Lazzari per Torreira, ora è un Delfino a trazione super anteriore. Ma non può essere altrimenti: serve la vittoria ed il Bologna è ormai rintanato nella propria area di rigore. Al 40' miracolo di Da Costa su colpo di testa a tu per tu di Lazzari, occasionisima sciupata e gelo, ma solo per un attimo, tra i bolognesi. Il Dall'Ara torna subito ad essere un catino bollente. Il forcing pescarese continua senza soluzione di continuità, ma non riesce a schiodare il pari. Restano solo 4' minuti di speranza e nel 1' di recupero Melchiorri timbra la traversa dalla stessa posizione nella quale Lazzari si era divorato il vantaggio. E sempre di testa.
Commenti