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ZEMAN'S KARMA - La goleada sfumata

Riecco la fortunata rubrica realizzata insieme al Gruppo Zeman

06.03.2023 17:34

Con il ritorno di Zdenek Zeman sulla panchina del Delfino, PescaraSport24 è lietissima di annunciare il ritono della fortunatissima rubrica "Zeman's Karma", realizzata con la collaborazione di Gruppo Zeman, il laboratorio diretto da Salvatore Piedimonte che annovera tra le sue fila tanti e valenti collaboratori che ci offono ogni settimana un punto di vista del tutto peculiare delle vicende biancazzurre legate alla guida del Maestro boemo.. Il pezzo di questa rubrica è firmato anche in questa edizione da Salvio Imparato, ma a breve partirà, sempre in collaborazione con il Gruppo Zeman, un'altra interessantissima rubrica. Buona lettura!

E chi se lo aspettava più, un ritorno del Boemo a Pescara. Anche se in estate Delli Carri aveva puntato tutto su di lui e non se ne fece niente, immaginare un ritorno in corsa, così repentino, ha sorpreso non poco. L’impatto mediatico è stato devastante, un’onda anomala di post, articoli e commenti. Zeman TER a Pescara, un fenomeno social che non teme i Ferragnez, la popolarità in stile influencer e quella dei grandi campioni come Messi e Cr7. Il fautore di Zemanlandia conserva emozioni e custodisce un fascino senza tempo. Come un albero secolare resiste a tempeste, indifferenze e luoghi comuni, sembra zitto e immobile ma smuove tutto quello che gli sta intorno, si chiacchiera di lui più di quanto lui abbia chiacchierato in una vita, certo a domanda risponde, a volte pure troppo, ma lui ama attaccare sul campo più di ogni altra cosa. Era quello che gli mancava di più, infatti e a ragione, non è sembrato nemmeno molto entusiasta di ascoltare, dopo 25 anni, la paura dei giocatori per aver abusato delle sostanze che denunciò nel 1998. Sollecitato sull’argomento dalle Iene, durante l’ultima presentazione a Roma del suo libro, ha esclamato - <<troppo tardi!>> - con sguardo amaro e severo, ma anche con quel pizzico di sincera indifferenza, quella che si dedica ad un ex che torna troppo troppo tardi, che ha dato il tempo alla sofferenza di dissolvere l’amore e la passione. Per quella causa ovviamente, non certo per il calcio, il suo calcio, perché quando gli sei vicino la voglia matta di dimostrare che non è ancora finita, la voglia di erba, giovani da formare, e 4-3-3 la respiri forte.

Non a caso Zdenek Zeman si ripresenta a Pescara felice e sorridente come non mai e con l’auto targata 4-3-3, pronto a far rivedere quel suo modulo arrembante, fatto di velocità, schemi, tagli, pressing e sovrapposizioni. La squadra sembra fatta su misura per lui e la sensazione è che ci sia fiducia e un’unità di intenti più concreta dell’ultimo ritorno. Le frizioni con Sebastiani sembrano apparentemente chiarite, addirittura il Boemo si è lasciato scappare un - <<forse ho sbagliato io>> - che lascia ben sperare per i rapporti futuri. Quelli saranno la base per rivedere il Pescara spettacolare e vincente di un tempo, perché la base c’è e si è vista sabato, nonostante il beffardo e rocambolesco pareggio con la Juve Stabia. La goleada era nell’aria e infatti in pochi giorni Zeman è riuscito a dare un assaggio del suo calcio e la squadra ha mostrato già la sua impronta, allo stadio molti parlavano di un Pescara che aveva tirato in porta più in una gara con Zeman che nelle ultime dieci. Ora però è troppo presto per dare un giudizio e fare delle previsioni, ma la goleada è solo sfumata. Senza gli errori sotto porta e il gol annullato parleremmo di un’altra partita e se è vero che la vittoria avrebbe portato più entusiasmo, è anche vero forse, che troppo entusiasmo avrebbe potuto distrarre i ragazzi dal lavorare sui dettagli, sugli errori che hanno pregiudicato il risultato chi può dirlo, ma una cosa è certa nel bene e nel male si è vista la cifra di Zeman. In gol dopo venti secondi, con la classica ondata da calcio di inizio il bene e gli errori difensivi e offensivi con rimonta finale il male, emozioni, gol, gioie e sofferenze, questo è il calcio che ci piace, questo è il calcio nel segno ZZ, ne vedremo delle belle. Salvio Imparato

 

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