Prima squadra

Scognamiglio: "Non bisogna avere l’assillo di vincere il campionato, ma non cambierei la nostra rosa con nessuna"

Lo statuario difensore è stato il protagonista della consueta diretta Facebook de Il Centro

23.12.2018 00:17

Un inizio di stagione particolarmente complicato, con un infortunio che lo ha tormentato per un mese ed uno spazio che non si riusciva più a trovare, poi nelle ultime due gare una casacca da titolare, per scrollarsi la ruggine e dare il suo contributo: Gennaro Scognamiglio vuole sognare con il Delfino.

L'aitante difensore centrale è stato il protagonista della consueta diretta Facebook de Il Centro, nella quale si è raccontato a partire dal momenti difficile a livello personale ad inizio stagione. «Un bel sollievo rientrare, stare fuori è dura. In estate sono arrivato tardi in ritiro perché aspettavo lo svincolo del Cesena, poi quando stavo entrando in forma c’è stato l’infortuno che mi ha tenuto fuori un mese. Al rientro la squadra stava facendo bene e Pillon ha deciso di non cambiare. Come ho vissuto quel momento? Un po’ di rabbia c’era, non lo nascondo, però mi hanno insegnato a rispettare sempre le scelte dell’allenatore. Diciamo che mi aspettavo di debuttare un po’ prima, ma non c’è nessuna problema. L’importante è farsi trovare pronto».

Il Pescara però è in flessione: «Alcuni infortuni hanno condizionato il nostro rendimento. Spesso hanno giocato gli stessi calciatori e alla lunga è fisiologico avere una flessione. È vero che la squadra è meno compatta rispetto a qualche tempo fa. Giustamente Pillon è molto arrabbiato perché insiste molto su alcuni concetti. Lavoriamo sempre per avere un ordine tattico in campo, invece a Verona non lo abbiamo mantenuto. Va detto che se avessimo segnato per primi sarebbe stata una gara diversa. Di certo gli avversari ora ci conoscono e provano a sfruttare i nostri punti deboli. Credo che ci sia stato un piccolo calo fisico, ma torneremo presto a correre. Sento parlare di critiche al centrocampo o all’attacco, ma non sono d’accordo. Si perde e si vince in undici. Quando si perde si vuole tornare subito in campo per il riscatto, ma stavolta è meglio riposare così recuperemo qualche giocatore acciaccato». 

Adesso punta ad anadre in A col Pescara, squadra che gli negò la massima serie quando era a Trapani e che poteva essere sua già qualche anno fa... «Sarebbe il coronamento di una carriera che comunque mi ha già regalato tante soddisfazioni. Mi piacerebbe andarci con il Pescara che me l’ha soffiata nel 2016 quando giocavo nel Trapani. A gennaio di quell’anno dovevo venire in Abruzzo, ma i dirigenti non mi lasciarono andare. Sono andato vicino alla A con una squadra inferiore al Pescara attuale, non vedo perché non potremo provarci. Da quel Trapani porterei la voglia, la fame e la concentrazione. Pescara città? Mi trovo benissimo, vivo in centro e sono a due passi dal mare. Questa piazza merita la A e faremo di tutto per raggiungerla. Non dobbiamo avere l’assillo di vincere il campionato, però non credo che ci siano organici migliori del nostro. Non cambierei la nostra rosa con nessun’altra». 

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