Cilli a PS24: “Confermare Cascione? Preferirei un tecnico più esperto…E poi..."
"Il successo di Olbia non merita clamore"
A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI - Grande lavoro per quanto riguarda la fase di non possesso e maggior compattezza in quella difensiva, questi sono punti certamente a favore di Emmanuel Cascione che ha ereditato un Pescara in grave difficoltà e con evidenti lacune. La priorità era fermare l’emorragia di reti incassate e finora i risultati hanno dato ragione al tecnico calabrese. Domenica sono stati messi a segno ben tre gol contro l’Olbia, cenerentola di questo Girone B e ultimamente la fase offensiva produceva davvero troppo poco. La crescita dei dannunziani è evidente ma ora sono attesi dalla sfida interna con l’Ancona di Roberto Boscaglia, gara certamente più complessa rispetto a quella con la compagine sarda. Per parlare del momento in casa Delfino è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pescara Sport 24 Luca Cilli, giornalista di origini pescaresi in forza a Sky Sport. Ecco di seguito le sue parole.
Dopo l’importante vittoria ottenuta contro l’Olbia, il Pescara è atteso dalla sfida dell’Adriatico con l’Ancona, compagine che occupa la quintultima posizione nel Girone B… “Considerando che il campionato del Pescara è stato negativo, talvolta tendente al pessimo, come minimo dovrà chiudere bene la stagione regolare e di conseguenza vincere sia contro l’Ancona che con la Fermana nell’ultima trasferta prima dei play off. Peraltro sono due partite contro avversari ampiamente alla portata, così come lo è stata quella con l’Olbia dove il successo ottenuto dev’essere valutato con i giusti parametri senza essere esaltato più di tanto. Vincerne tre di fila sarebbe importante specialmente per dare continuità al nuovo percorso, ma non per svoltare un torneo vissuto ai margini e in cui le figuracce sono state superiori ai momenti positivi. Il 6° posto o anche il 5°, nel caso in cui il Gubbio dovesse fallire entrambe le sue partite, non è un piazzamento accettabile o giustificabile nemmeno per un Pescara costruito (male) con tanti giovani e giovanissimi”.
Mister Cascione ha immediatamente sistemato la fase di non possesso e adesso si rischia molto meno, nell’ultima gara sono arrivate anche 3 reti e questo è un dato più che positivo dato che i gol messi a segno latitavano… “Sono rimasto piacevolmente sorpreso da Emmanuel Cascione. Sinceramente non mi sarei aspettato un impatto del genere nel momento in cui è arrivato come ultimissima scelta dopo che i diversi allenatori contattati prima di lui avevano rifiutato la proposta di allenare solamente fino al termine di questa stagione. Da allenatore esordiente, e catapultato in una situazione difficilissima, ha saputo lavorare bene e con intelligenza. Si è posto delle priorità, e cioè risolvere le criticità più evidenti, per poi concentrarsi su tutto il resto. Il valore qualitativo complessivo del Pescara non è alto e non può fare miracoli. Ma considerato che il Pescara incassava dai 3 ai 4 gol a partita da chiunque, aver restituito identità, equilibrio e dignità è già tanta roba. Così come aver inquadrato un undici base su cui sviluppare tutto il resto. Di questi tempi bisogna accontentarsi anche di questo”.
Anche se è presto e indubbiamente azzardato dare giudizi, la prossima stagione lei ripartirebbe con Cascione al timone del Delfino? “Paradossalmente la partita più importante del Pescara non si gioca in campo ma fuori e riguarda per l’appunto la prossima stagione. I play off vanno certamente affrontati e onorati ma ragionevolmente, anche alla luce di quanto visto fino ad ora, è difficile pensare di poter arrivare fino in fondo. Percentuale 7% di riuscita, prendendo in prestito una dichiarazione del gennaio 2022 di Walter Sabatini e rimasta parecchio famosa. Ciò che conta per davvero invece è il futuro del club. E la programmazione resta legata alla cessione o meno della società da parte del presidente Daniele Sebastiani, che come ha sottolineato più volte sta portando avanti una serie di trattative con imprenditori stranieri. Con una nuova proprietà chiaramente potrebbero cambiare obiettivi, management e allenatore. Se invece dovesse restare l’attuale dirigenza Cascione potrebbe anche restare. Personalmente, con tutto il rispetto per l’allenatore, e riconoscendo che sta facendo un buon lavoro, preferirei un altro profilo. E cioè un allenatore esperto che ha già vinto il campionato di C, o anche un giovane ma con già alle spalle un paio di tornei”.
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