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Ciccone e Cataldo: "Le motivazioni sulle strade d'Abruzzo diventano extra"

Aspettando il Giro, i 2 corridori abruzzesi hanno le idee chiare

15.03.2022 00:01

Archiviata la Tirreno Adriatico 2022, tappa abruzzese inclusa, è tempo di conto alla rovescia per il Giro d'Italia che in Abruzzo vivrà 3 giorni interesantissimi, 2 di corsa e 1 di riposo. 

Giulio Ciccone e Dario Cataldo, le ruote abruzzesi del gruppo, non vedono l'ora di tornare sulle strade di casa per sognare e far sognare. E possibilmente vincere. Ciccone, quinto nella tappa nostrana della Corsa dei Due Mari, dominata - tappa abruzzese in primis - da Tadej Pogacar, è pronto. Per qualche minuto Bellante è sembrata la fotocopia di Campo Felice al Giro d’Italia: al posto di Pogacar c’era Bernal, alla ruota del più forte sempre Giulio Ciccone ma non è bastato. All’arrivo di Bellante Giulio aveva il volto un po’ scuro:c'era un pizzico di delusione perché una vittoria nel suo Abruzzo la voleva fortemente. Un salto al traguardo per salutare mamma e papà, una carezza a “Pimpi” il suo nuovo amico a quattro zampe e poi via sotto la doccia. «C’è margine per crescere»: sono state le prime parole di Giulio Ciccone che in cuor suo ha l’obiettivo del Giro d’Italia e in particolare quel Blockhaus che potrebbe regalargli una giornata da favola. «La Majella sarà una salita più adatta alle mie caratteristiche e sono convinto che posso migliorare ancora tanto. Le motivazioni su queste strade diventano extra. Le stesse motivazioni che avrò sul Blockhaus».

Dario Cataldo, aspettando il Giro, ha invece parlato così:  «Le tappe abruzzesi regalano sempre grandi emozioni». E allora non resta che attendere il 15 maggio quando l’Abruzzo tornerà ad essere al centro del ciclismo mondiale. Il Blockhaus e Pescara già iniziano a colorarsi di rosa.

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