La Coop del Gol simbolo della forza del collettivo
Ma c'è un rovescio della medaglia
La “Coop del Gol” ha spinto in vetta il Pescara. Il Delfino, che guarda tutti dall'alto verso il basso, da solo, imbattuto e con 3 punti di vantaggio sulle prime inseguitrici, ha nel collettivo la sua forza. La solidità e la coesione del gruppo in campo si traducono in spirito di sofferenza, capacità di soffrire ed attitudine a reagire alle difficoltà, ma anche nella propensione, in attesa di un marcatore principe, a mandare più uomini in rete. Dopo 8 giornate il Pescara nella speciale classifica delle reti all'attivo è al secondo posto, in compagnia di Entella, Carpi e Perugia, con 12 gol, a sei reti di distacco dalla Ternana che però nel suo score ha anche un clamoroso successo per 8-0 sul Legnago Salus. Le Fere hanno due degli attuali capocannonieri del Girone B, Cicerelli (2 rigori per lui) e Cianci con 5 gol a testa (il terzo a guidare la graduatoria è l'ascolano Corazza, in rete anche contro Plizzari e soci nell'ultimo turno), più Romeo a quota 3 e Carboni con 2 sigilli personali, vale a dire che 15 delle 18 marcature complessive sono state segnate da 4 uomini. Il Pescara, invece, che ha come goleador principale al momento Andrea Ferraris con 3 acuti (tutti segnati da subentrante nei 216 minuti collezionati, cosa che significa un gol ogni 72 giri di lancette), ha mandato in rete 8 marcatori diversi (ci sono anche Bentivegna 2 volte, poi un gol a testa Valzania, Brosco, Cangiano, Vergani, Dagasso e De Marco) e si è anche agevolato di un autogol (quello di Pacciardi della Pianese, che ha portato in dote 3 pesantissimi punti al fotofinish). L'avere a disposizione una varietà di soluzioni offensive in grado di portare nel tabellino uomini diversi è di certo un pregio, ma ha un rovescio della medaglia. Finora le 6 vittorie collezionate sono state tutte di misura (2-1 con Ternana, Ascoli, Pianese e Carpi, 1-0 a Rimini e Chiavari) ed assai sofferte, alcune arrivate anche in extremis (93' con i toscani, 85' con i romagnoli e 80' con gli emiliani), ed inoltre storicamente il campionato di Lega Pro ha detto che difficilmente una squadra senza un goleador prolifico riesce a salire direttamente in cadetteria. Tralasciando gli esempi delle ultime due stagioni (Iemmello con il Catanzaro e Shpendi con il Cesena, entrambi Re dei bomber), generalmente la squadra che sale di categoria senza passare attraverso i playoff ha mandato sempre un elemento sul podio della classifica marcatori oppure è riuscita a trovare la via della rete con un nutrito numero di elementi con più gol a testa. Un esempio? Il Modena di Tesser 2021-22, che con le prime punte ferme a quota 5 piazzò ben 3 uomini di un altro reparto in doppia cifra (Scarsella 13, Minesso 11 e Tremolada 10) ed ebbe il pesante contributo del terzino Azzi con 6 gol. Il Pescara 2024-25 ha visto nell'ultimo turno sbloccarsi finalmente il suo terminale offensivo di riferimento, Edoardo Vergani che oltre ad un eurogol ad Ascoli si è reso protagonista di una prova maiuscola, ed inoltre ha ancora un'arma importantissima da giocarsi: Davide Merola. L'ultimo bomber biancazzurro, con 17 gol in campionato (più 6 assist), finora per i noti problemi fisici non è riuscito a lasciare il segno nei soli 125 minuti disputati. La sua carriera dice che il meglio lo riesce ad esprimere sempre nel girone di ritorno (l'anno scorso 14 reti, ma anche a Foggia segnò di più nella seconda metà di stagione), la speranza di mister Silvio Baldini è di trovare nel miglior Merola e nel ritrovato Vergani i due riferimenti da doppia cifra di gol di un Delfino che non vuole smettere di correre e sognare.
Commenti