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Verso Pescara - Lanciano: Valentina Maio e la carica degli ex

27.11.2014 14:52

Assenze, squalifiche, vecchie conoscenze - sia in panchina che in campo - e solidarietà: questi gli ingredienti del derby di venerdì di scena all’Adriatico. Se il Pescara tra squalifiche ed infortuni ha la formazione quasi obbligata, il Lanciano non se la passa molto meglio. D’Aversa infatti dovrà, come detto in una news precedente, rinunciare a Thiam, Cerri e Turchi con Mammarella ancora in dubbio per problemi muscolari. Il capitano dei rossoneri è una pedina fondamentale del gioco frentano. Nato a Pescara, cresciuto nel vivaio biancazzurro disputando però solo una partita con la prima squadra, nel 2008 si è trasferito a Lanciano con tutta la famiglia. In quella stagione, nel derby di Lega Pro, ha già fatto male al Pescara in Lanciano – Pescara 2-0. Allenatosi per tutta la settimana a parte, proverà  a tutti i costi ad essere del match, quantomeno se non dal primo minuto anche a partita in corso. Il capitano rossonero in questa stagione ha collezionato un gol e sei assist diventando l’uomo più pericoloso di D’Aversa. Sempre sul lato ex, un’altra vecchia conoscenza è Antonio Aquilanti. Classe 1985, è un lancianese doc centrale di difesa. Affermatosi nel capoluogo dannunziano, ha collezionato 4 stagioni con il Delfino dal 2003 al 2007 con 61 presenze e due gol.  Anche mister Roberto D’Aversa è una vecchia conoscenza del calcio dannunziano. Residente a Pescara sin da bambino, annovera ben 33 presenze con la maglia biancazzurra nel suo passato da giocatore. Per il tecnico nato a Stoccarda comunque confermato il 4-3-3, modulo usato in tutte le gare di quest’inizio di campionato. Probabili titolari Monachello e Gatto ma potrebbero spuntare a sorpresa Grossi e Pinato. A sostenere i rossoneri, mille i tifosi frentani che con pullman e macchine private partiranno tutt’insieme venerdì alle 18.30 da piazza Cuonzo per raggiungere l’Adriatico. Per loro, come già detto, sarà riservata la curva sud più qualche altro posto in tribuna Majella. Per quanto riguarda la sfida di venerdì, il tecnico D’Aversa: “Di fronte abbiamo una squadra forte, costruita per raggiungere minimo i play off. Il fatto di avere gli stessi punti del Bologna o uno in meno del Livorno non deve influenzarci. Se ci facessimo condizionare dalla classifica sarebbe un errore. Se andremo in campo pensando di avere di fronte una squadra più forte di noi, faremo bene. Il derby non è una partita da giocare, ma da vincere; chiedo ai nostri tifosi di starci vicino, numerosi, non solo venerdì a Pescara, ma anche in settimana durante gli allenamenti, che come al solito saranno a porte aperte”. Sente molto la sfida l’ex Aquilanti: «E’ una partita differente dalle altre, il furore agonistico deve essere al 110%. Dobbiamo andare in campo avvelenati, ma essere intelligenti per capire che se il Pescara è dietro di 7 punti, non possiamo assolutamente perdere. Ho trascorso tre stagioni a Pescara», continua il terzino della Virtus, «è una società che mi ha fatto crescere e mi ha lanciato nel calcio che conta. Ma venerdì saranno solo avversari». A ciò si aggiunge il centrocampista Domenico Di Cecco: «E’ una partita speciale, ci teniamo a far bene. Però dobbiamo stare attenti a non caricarla troppo col rischio di non giocarla bene. Lo scorso anno è stato un po’ diverso, era il primo derby in serie B. Adesso dobbiamo arrivarci non tesi, ma carichi al punto giusto. La storia e la qualità della rosa magari non sono dalla nostra parte, ma spesso abbiamo smentito i pronostici. Il Lanciano non ha mai vinto a Pescara: possiamo passare alla storia». La presidentessa Valentina Maio sarà di certo in tribuna, insieme al fratello Guglielmo, per vedere i suoi rossoneri contro il Pescara. E per sperare in uno sgambetto al non tanto amato ex Marco Baroni....

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