Benevento-Pescara 4-0, le pagelle dei biancazzurri
I sanniti rendono ai biancazzurri il 4-0 dell'andata
A CURA DI CLAUDIO ROSA - Si vendica, eccome, il Benevento di Filippo Inzaghi che serve sul piatto un 4-0 pesantissimo al Pescara. Tantissime le insufficienze tra le fila di Legrottaglie, in una partita in cui sono pochissimi i giocatori a salvarsi.
FIORILLO 6: quattro gol pesano, tanto. Eppure nella sua partita riesce a farsi vedere con delle belle parate, negando più volte la rete agli avversari. Per la legge dei grandi numeri però, più aumentano i tiri e maggiore è la possibilità di subire altri gol.
BETTELLA 5.5: strano dirlo in una partita nella quale si subiscono così tanti gol, eppure non sbaglia troppo. Fa nel complesso una partita dignitosa, ma quel retropassaggio errato lo paga a caro prezzo.
CAMPAGNARO 5: imperfetto e impreciso. Sporca la sua partita varie volte, soprattutto in occcasione del primo gol, quando decide di temporeggiare daamdo a Sau tutto lo spazio per controllare e trovare l’uomo libero in area.
MARAFINI 5.5: esordio difficilissimo il suo, sia per le condizioni - richiamato poco prima dell’inizio dal match - sia per il rivale. Sono tanti gli errori sul taccuino: si fa sfilare dietro Moncini in occasione del gol, ed esce malissimo sul 4-0. (Dall’82esimo, Diambo SV).
MASCIANGELO 6: per spirito ed atteggiamento il migliore dei suoi. Per la seconda volta consecutiva è costretto a giocare sulla destra, la fascia meno congeniale, ma si applica e limita i danni. Nel secondo tempo viene spostato a sinistra, quando però ormai la partita era già indirizzata.
BRUNO 5: si dimentica totalmente in area Insigne in occasione del primo gol. Dovrebbe dare sostegno alla difesa, fare da schermo e riempire tutte le possibili linee di passaggio. Dovrebbe, ma non lo fa. (Dal 59esimo, Melegoni 5.5: entra per rimettere un po’ di ordine in campo, ma trova una squadra ormai in balia del proprio avversario).
MEMUSHAJ 5.5: spento. Il centrocampo biancazzurro viene totalmente risucchiato da quello del Benevento, sotto ogni aspetto del gioco. Impossibile raggiungere la sufficienza con una prestazione così.
CRECCO 5: poco da dire sulla sua partita. Il Pescara non spinge praticamente mai su quella fascia. Lui ne risente perché, specialmente se schierato in quella zona del campo, il maggior apporto che può dare è in fase offensiva.
CLEMENZA 5: si fa vedere, cerca la palla, ma non crea mai nulla. Soprattutto nelle prime battute del match, quando il Pescara aveva il pallino del gioco, entra in alcune azioni, senza però rendersi mai pericoloso. Forse avrebbe bisogno di qualche metro di spazio in più per incidere, ma i difensori del Benevento non glielo concedono, annullandolo completamente.
GALANO 5.5: l’approccio - diversamente rispetto a tante altre partite - è buono. Inizia bene, sembra ispirato. Poi il Pescara si eclissa dopo il primo gol subito, e lo stesos Galano è costretto a fare la stessa fine.
BORRELLI 5: ha una sola palla gol, da una posizione defilatissima dove era difficile anche solo trovare lo specchio della porta. Se i palloni non arrivano è difficile far qualcosa, ed è impensabile prendere una sufficienza. (Dal 70esimo. Maniero SV: tutto quello che è stato scritto per Borrelli, vale anche per lui).
LEGROTTAGLIE 4.5: si salva l’approccio al match. Ma questo ha anche evidenziato il più grande limite di questa squadra. Nonostante un buon quarto d’ora iniziale, alla prima rete subita la squadra è scomparsa. Nessuna reazione, di nessun tipo. Nulla.
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