Clima tesissimo e momento difficile

Bocche cucite, nessun calciatore ad analizzare una sconfitta pesantissima. Il clima a Pescara è teso, tesissimo dopo la quarta sconfitta consecutiva, arrivata per mano della Reggina dell'ex Marco Baroni e al termine di una prestazione dei biancazzurri da censura.

Nel momento più difficile della gestione Oddo si era presentato il capitano Vincenzo Fiorillo a nome di tutta la squadra e ci aveva messo la faccia, questa volta nessuno dei protagonisti ha commentato un ko che può lasciare strascichi velenosi, anche perchè in settimana la squadra è chiamata a due gare particolarmente difficili, a Empoli martedì e sabato in casa con il Venezia.

Sui social è montata la rabbia dei tifosi biancazzurri per le scelte del tecnico e per l'atteggiamento dei calciatori in campo, che prima del match erano stati anche spronati da uno striscione affisso dalla tifoseria organizzata all'esterno dello stadio Adriatico. “Solo per la maglia”, recitava la scritta dei Pescara Rangers che chiedevano grinta e sudore. Vale a dire il minimo sindacale che serve ad una squadra che lotta per la salvezza.

Recuperare le energie fisiche e sopratutto quelle mentali diventa fondamentale adesso per poter affrontare la gara di martedì in Toscana, dove mancheranno ancora Galano, alle prese con la distorsione alla caviglia destra rimediata nel finale della sfida di Salerno, Sorensen e Giannetti. Il danese, non convocato per la gara di ieri, ha assistito dalla tribuna al match ma era ancora visibilmente claudicante per il problema accusato al ginocchio giovedì scorso mentre la punta era regolarmente in lista, ma non figurava nemmeno in panchina. Ha avvertito un problema muscolare la cui entità sarà valutata domani e dunque dovrà rinviare ancora il suo debutto.

In casa Reggina ha parlato Adriano Montalto, che era stato vicino al Pescara prima di passare agli amaranto negli ultimi giorni di mercato: “Sono a Reggio perchè ho voglia di rivalsa. Siamo felicissimi perchè siamo venuti a prenderci questa grande vittoria nello scontro diretto. La dedica è per la squadra e la società”.