Dalle Primavera delle big al Pescara: ecco chi può arrivare
Tanti nomi in lista
L'occhio lungo di Peppino Pavone e Luca Leone sui baby d'oro del calcio italiano. I due direttori del Pescara per tutta la stagione hanno monitorato il campionato Primavera ed anche nel suo atto finale hanno colto l'occasione di scrutare da vicino i talenti più fulgidi che il panorama nostrano offre.
Alcuni dei giovani "apprendisti" potrebbero sbarcare a Pescara a breve. Forse non avranno un ruolo di primo piano, ma sotto la sapiente cura di Zdenek Zeman potranno tornare utili. Non solo come complementi di reparto. Vediamo quali giocatori sono nel mirino.
Valietti e Vanheusden: entrambi sono dell'Inter, club con il quale il Pescara intrattiene ottimi rapporti di stima e collaborazione. Il primo è un esterno basso, il secondo un centrale belga. Entrambi sono dotati di talento e possono completare il reparto difensivo. L'Inter sarebbe propensa al prestito con premio di valorizzazione. Per l'italiano può giocare un ruolo importante Luca Ariatti, ex biancazzurro e manager del terzino detsro.
Muratore: forse il più pronto a calcare il palcoscenico dei "grandi". Nasce centrocampista, è stato impostato centrale di difesa. E non ha perso il vizio del gol. La sua crescita è stata frenata da guai al ginocchio. Classe '98,
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Poker della Roma: Partiamo da Soleri e Keba. I due romanisti ingrigano. Per entrambi vale il medesimo discorso fatto per Capone. Soleri è un classe '97 che può realmente sbarcare a Pescara, ma non è una priorità. Più defilato Keba, assistito da Carlo Di Renzo e partito da Spoltore alla scalata del calcio. Centrale il primo, esterno il secondo. Del quartetto il preferito sarebbe in realtà Marco Tumminello un vero bomber di razza tra i baby ed addirittura uomo mercato date le richieste. Il Pescara lo ha già chiesto, ma il suo futuro sarà probabilmente in prestito in A (Sassuolo? Atalanta?). Medesimo destino per Riccardo Marchizza (classe 1998), difensore che piace nella massima serie ma che è appetitissimo in B. Il Foggia ha già bussato alla porta della Lupa.
Il pokerissimo atalantino: ovvero Capone, Melegoni, Bastoni, Zambataro e Latte Lath. Sulla vicenda (con "intrecci" anche per le uscite di casa Pescara), trovate articolo specifico a parte
Castrovilli: ultimo in lista, per questioni di gradimento è il fiorentino ex Bari. LA perplessità è di ordine tattico, non di altro genere. E' infatti difficilmente inquadrabile nel 4-3-3: mezz'ala o esterno? In mediana non sembra fornire garanzie tattiche e di interdizione, da falso nueve avrebbe poco spazio e da esterno è anarchico.
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