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Camplone & Dicara: battere il proprio passato per guadagnarsi il futuro

25.05.2015 13:00
Dimenticatevi il Perugia in scena all’Adriatico o, meglio ancora, ricordatevi la tenacia con cui ha arraffato il pareggio in inferiorità numerica. Mentre nel match di inizio maggio Camplone aveva per infortuni e squalifiche e la formazione quasi obbligata, domani pomeriggio il tecnico ex Pescara avrà a disposizione tutti gli effettivi in eccellenti condizioni fisiche e mentali. L’obiettivo in casa Perugia è chiaro e semplice: conquistare, senza affaticarsi nei supplementari, la semifinale di venerdì con il Vicenza. Per farlo Camplone è incerto se scegliere il solito 3-5-2, modulo usato in gran parte della stagione, o il 4-3-3. Con quest’ultimo schieramento il Grifo ha ritrovato il successo con la capolista Carpi e nell’ultima di campionato con il Cittadella. Inoltre sono maggiormente a loro agio con questa formazione Fabinho e Parigini con Provedel che si esalta. Modulo a parte, sciolti i dubbi sulla presenza di Fossati: il centrocampista in prestito dal Milan è uscito nell’ultimo incontro prima del tempo più per precauzione che per infortunio. Probabili titolari anche Falcinelli, l’ex Rizzo e Fazzi che insieme ad Amelia e Parigini avevano saltato il match all’Adriatico. Per il resto possibili sorprese tattiche o di formazione con Camplone che, a differenza di tutto il mese di maggio, ha ripristinato gli allenamenti a porte chiuse. Sul match il centrocampista Fazzi: ‘Affronteremo i play off alla grande contro il Pescara. Siamo abituati all'affetto della gente. Spero di essere in campo nella finale, ho imparato tante cose che metterò nel mio bagaglio per il futuro’. I veri punti di forza degli umbri sono, però,  la tranquillità psicologica e la lucidità con la quale stanno approcciandosi a questi playoff. Partiti come matricole con obiettivo la salvezza, una volta conquistata si sono levati molte soddisfazioni e rivincite. Il vero exploit difatti non è stato ad inizio stagione mentre navigavano al comando della flotta cadetta. Può sembrare strano ma il vero salto di qualità è stato fatto a febbraio, dopo un eccellente mercato di riparazione che ha portato gli innesti di  Faraoni, Mantovani, Hegazy, Ardemagni, Rizzo, Amelia e Nielsen insieme al recupero di Lanzafame, Fabinho e Nicco.  Unici stop Vicenza e Frosinone con 36 punti in 18 partite. A ciò si aggiunge che, in campionato, solo i ciociari neo promossi in massima serie hanno conquistato il bottino grosso al Curi nel lontano 12 ottobre. In più il sesto posto in campionato da a loro la visione a 360° del match. I biancorossi sanno bene quanto costerebbe caro giocare ipotetici supplementari dato che, in caso di passaggio del turno, venerdì contro il Vicenza si ritroverebbero loro con un risultato su tre a disposizione. Gestione del match, lucidità psicologica e tattica ed eccellente condizione fisica: tra tutti gli avversari, forse il più complicato, è proprio il Perugia. Se lo Spezia al Picco è un osso duro, il Renato Curi è il fortino del Perugia. Tra le mura amiche gli umbri hanno conquistato 42 punti sui 66 totali con 29 gol fatti e 15 subiti sui 40 sia realizzati che incassati. Camplone e i suoi scenderanno sul proprio campo davanti al proprio pubblico nelle migliori condizioni possibili pronti più che mai a rincorrere un sogno che, ad inizio stagione, neanche il più ottimista avrebbe potuto pronosticare.

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