Lanciano - Pescara 1-2, l'Abruzzo è (sempre più) biancazzurro
Un gol per tempo e pratica Lanciano sbrigata con successo. Caprari e un rigore di Memushaj permettono ad Oddo di vincere la sfida con l'amico D'Aversa e rendono utile solo a fini statistici la rete di Di Cecco che aveva riaperto il match. L'Abruzzo è sempre più biancazzurro, con il Pescara in zona playoff ed il Lanciano sempre più giù. La gara. Oddo conferma lo stesso undici che ha battuto la Virtus Entella sette giorni fa, con la sola eccezione di Campagnaro per Bunoza. D''Aversa invece sorprende tutti, optando per uno spregiudicato 4-3-2-1 con Di Francesco mezz'ala, Padovan punta e il tandem Piccolo- Marilungo di supporto. Parte in modo aggressivo il Lanciano, con Di Cecco che pronti via può bucare Fiorillo, artefice di una brutta respinta, ma invano. Ritmi intensi e squadre aggressive, ma dopo la fiammata iniziale non si registrano occasioni. Al 22' bella trama corale dei biancazzurri, ma Cocco arriva in ritardo di un soffio per la finalizzazione vincente. Al 26' si sblocca il punteggio a testimonianza della crescita pescarese: è Caprari a bucare Casadei con un perfetto shot che finisceall'angolino. Lanciano sotto, dunque, e nubi nere iniziano ad aleggiare sulla panchina di D'Aversa. La reazione rossonera non è veemente, ma Fiorillo deve distendersi su un colpo di testa di Pucino al 32' che aveva fatto gridare il Biondi al gol. Soffre molto sulle palle inattive il Pescara, il Lanciano alza tutti i colpitori aerei ma nonostante un Fiorillo insicuro non crea veri grattacapi. Il primo tempo scivola via così, senza grossi sussult (se si eccettua un rasoterra di Lapadula al 44') e con gli ospiti che con il minimo sforzo hanno trovato la massima resa. D'Aversa ripresenta il suo Lanciano con ll'ex Boldor per Amenta, ma tatticamente non cambia nulla; Oddo conferma gli stessi 11 del primo tempo. Al 4' rigore per il Pescara: Di Cecco si oppone con un braccio ad uno shot di Memushaj è per il signor Aureliano non ci sono dubbi. Dal dischetto l'albanese non sbaglia ed il raddoppio è servito. Di Cecco però si fa perdonare al minuto 11 quando raccoglie una respinta corta di Fiorillo è riapre il match. Il Biondi si rianima ed ora si gioca in un clima da corrida. O quasi. Oddo percepisce il clima di battaglia ed inserisce Selasi per Cocco al 13'. Servono forze fresche in mezzo e al 22' il tecnico pescarese getta nella mischia Mandragora per Bruno. D'Aversa risponde con Lanini per Padovan al 29' e subito il Lanciano sin fa pericoloso: Fiorillo toglie le castagne dal fuoco su deviazione aerea di Paghera e poi su uno shot dello stesso centrocampista. Preme il Lanciano, ma con poco costrutto e poche idee. Al 38' Benali va vicinissimo a chiudere la gara, ma non riesce a mettere il suo sigillo con un tiro interessante ma impreciso da buona posizione. Al 41' ennesima sofferenza da palla inattiva per il Pescara, ma Piccolo in tuffo non inquadra lo specchio della porta. Allo scadere Pucino sfiora il proverbiale gol dell'ex, ma il suo colpo di testa termina alto e nel recupero Lapadula sfiora il tris. Il tentativo di forcing frentano è sterile, al triplice fischio festeggiano i 1.200 pescaresi presenti.
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