Strada tutta in salita. Ma...
Rosicchiati punti a quasi tutte le avversarie. Delfino vivo, ma la salvezza è ancora lontanissima
Dopo praticamente un girone il Pescara torna a vincere in casa (precedente vittoria: 3-2 al Monza, prossimo avversario lunedì) e rosicchia punti a quasi tutte le contendenti. Fuoco di paglia o svolta? E' scattata la scintilla oppure è una parentesi felice in un deserto di negatività? Lo scopriremo molto probabilmente alla fine della prossima settimana, perchè lunedì e sabato il Delfino ha in programma una doppia, insidiosissima trasferta lombarda. Prima il Monza, che non può permettersi nuovi passi falsi ma che non appare affatto al top nonostante la classifica ancora brillante, poi il Brescia contro una squadra in risalita ma non sazia: fare punti in queste due gare sarebbe forse più utile al morale che non alla classifica (il Delfino, è noto, non è artefice esclusivo del proprio destino e deve sperare in scivoloni di più avversarie), ma sarebbe assolutamente necessario per preparare i 3 scontri diretti - due quali 2 in casa - con le altre pericolanti.
Entella (dentro), Cosenza (fuori) e Reggiana (dentro) saranno il crocevia definitivo per capire se nelle ultime 2 gare di regular season (con Cremonese fuori e Salernitana dentro) potranno ancora essere determinanti per agganciare i playout (e attenzione all'involuzione del Pordenone, che ha appena esonerato Tesser per Domizzi). Ma tutto chiaramente passa per il duplice impegno lombardo, due trasferte consecutive e ravvicinate nelle quali Odgaard e compagni - pur falcidiati da assenze - dovranno muovere la classifica e non perdere troppo contatto. Poi si penserà al trittico di scontri diretti.
Adesso, dopo la vittoria sul Pisa, sono 26 i punti in classifica, il Delfino è ancora al penultimo posto occupato ma è a meno a -4 punti dall'ultima posizione utile per i playout (ora occupata dalla Reggiana) e ben 8 dalla salvezza diretta, che resta comunque obiettivo utopico (il Pordenone occupa l'ultima piazza utile per mantenere la categoria senza gli spareggi).
A 7 gare dalla fine ci sono ancora 21i punti in palio da qui alla fine della stagione regolare e, per provare a sperare negli spareggi salvezza, occorrerebbero non meno di 12 punti, a patto che le altre (almeno Reggiana e Ascoli) non inizino a correre. La quota playout infatti si potrebbe abbassare e tanto dipenderà anche dagli scontri diretti in programma nelle prossime giornate.
L'aritmetica, insomma, consente ancora di sperare e la prestazione offerta contro il Pisa, connotata da grinta, voglia di lottare, organizzazione e finalmente qualche discreto spunto tecnico, è il miglior viatico per l'ultimo mese di campionato regolare.
Le domande, però, restano sempre le medesime:
- Può una squadra che ha vinto solo 6 gare su 31 tornare in corsa?
- Può una squadra penultima e ancora fortemente attardata ambire davvero a mantenere la categoria o almeno a strappare i playout?
- Può l'ultima retroguardia del torneo, con 48 reti complessive al passivo, aver davvero blindato un reparto ballerino e che ha tanti, troppi interpreti fuori per infortun io?
- Può essersi svegliato realmente un reparto offensivo (il peggiore della B insieme a Entella e Reggiana) che non ha un vero bomber con i 3 gol al Pisa?
- Questa squadra è capace di uscire indenne o comunque con qualche punto dalle gare in trasferta di Monza e Brescia in 5 giorni?
Le risposte a queste domande le scriverà il campo, come sempre giudice supremo e ineluttabile (tanto più che all'orizzonte non sembrano esserci altri “casi Trapani” in grado di mutare il verdetto del rettangolo verde…)
Lottare è il minimo sindacale che si chiede alla squadra, fare punti è la pre condizione per continuare a sperare (non l'unica, perchè servirà anche l'ausilio dei risultati degli altri campi) ma a 7 gare dalla fine sarebbe delittuoso gettare già la spunga, al netto di una situazione compromessa assai. Insomma, niente illusioni (servirà un miracolo per evitare la retrocessione in C) ma fino a quando non ci sarà la matematica certezza del verdett il Pescara, deve provarci e crederci, considerando anche l’aspetto degli scontri diretti in ballo che non devono essere assolutamente falliti. Fare 9 punti in quelle 3 gare potrebbe aprire scentari, infatti, ad oggi impensabili. E c'è anche il dato classifica avulsa di cui tenere conto in caso di arrivo appaiato ad altre squadre: i biancazzurri, infatti, in questo momento sono in vantaggio con l’Ascoli per differenza reti, avanti con la Reggiana per la vittoria dell’andata per 1-0 e in parità con il Cosenza (ma con emiliani e calabresi manca il match di ritorno).
“Quando tutto è perduto, tutto è possibile”, sosteneva Robert Inman. Ai biancazzurri il compito ora di trasformare non solo l'impossibile in possibile, ma in realtà
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