Il Pescara sbaglia troppo e cede al Verona (1-3)
I biancazzurri creano tanto senza concretizzare, i veneti ne approfittano
Continua il mal di trasferta del Pescara. Che dimostra ancora una volta quanto sia strana (permetteteci il termine) questa squadra. Nel bene e nel male. Dopo 40 minuti i biancazzurri si ritrovano sotto di due gol senza praticamente rendersene conto. E sì, perchè se il match del Bentegodi è tra i più spettacolari di stagione, il (de)merito è del Pescara. Fanno tutto i biancazzurri: dal costruire occasioni da rete in serie senza buttarla dentro al regalare l'impossibile all'attacco veneto che, di contro, ringrazia e porta a casa. Così Mancuso ha al pronti via la biglia del vantaggio ma calcia addosso a Silvestri e Monachello, più avanti, sbaglia un paio di volè da pareggio. Il problema è che in mezzo al campo i tre biancazzurri guardano sempre avanti e mai indietro. E l'Hellas senza nemmeno grande sforzo piazza i fendenti da tre punti. Sul primo Kastrati (bravissimo su Lee due minuti prima), è poco reattivo sul diagonale rasoterra del giovanissimo Danzi. Il rigore causato da Gravillon porta al raddoppio di Di Carmine che chiude un primo tempo che ha sicuramente divertito il pubblico neutrale, oltre a quello di fede gialloblu. La storiella che il pescarese ama lo spettacolo a dispetto del risultato non fa più nemmeno ridere. Dallo spogliatoio sarebbe lecito attendersi qualche modifica, Pillon attende e da un incomprensibile contropiede quattro contro quattro ecco il mortifero tris scaligero. Nel tentativo di anticipare Lee è sfortunato Del Grosso che buca la sua porta. Qualsiasi altra gara sarebbe chiusa, ma il Pescara non è secondo per caso e continua a sciorinare il consueto gioco palla a terra. E da uno slalom speciale in area di Machin arriva la rete di Mancuso, nona stagionale, che rianima i 350 supporters arrivati al Bentegodi. Di tempo ce ne sarebbe ma la benzina scarseggia ed è anzi il Verona a colpire il palo che sarebbe valso il poker. Ora c'è il turno di riposo, il Pescara ne ha bisogno.
VERONA (4-3-3): Silvestri, Empereur, Marrone, Dawidowicz, Ragusa (24' st Almici), Danzi (30' st Laribi), Gustafson, Zaccagni (39' st Henderson), Lee, Di Carmine, Matos. A disp.: Berardi, Chiesa, Caracciolo, Eguelfi, Pazzini, Colombatto, Cissè, Kumbulla, Tupta. All.: Fabio Grosso
PESCARA (4-3-3): Kastrati, Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso, Memushaj, Brugman, Machin (47' st Cocco), Marras (9' st Palazzi), Monachello (36' st Antonucci), Mancuso. A disp.: Farelli, Fornasier, Elizalde, Perrotta, Crecco, Scalera, Del Sole, Ciofani, Palmucci. All.: Giuseppe Pillon
Arbitro: Minelli di Varese
Asssistenti: Bresmes di Bergamo e Pagliardini di Arezzo
Reti: 14' pt Danzi (V), 40' pt Di Carmine (rig.) (V), 5' st Del Grosso (aut) (V); 22' st Mancuso (P)
Note: spettatori 10mila circa di cui 348 giunti da Pescara; ammoniti Marrone, Gustafson, Scognamiglio, Machin, Palazzi
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