Empatia e stima, così Baldini sta recuperando Tunjov
Speriamo sia davvero la volta buona
A CURA DI MATTEO SBORGIA
La parola empatia deriva dal greco “en-pathos” e, tradotto letteralmente, significa “sentire dentro”. Provare empatia verso gli altri significa quindi "mettersi al loro posto" per comprenderli meglio. Tale peculiarità è insita nella personalità del tecnico biancazzurro Silvio Baldini. Questo discorso vale chiaramente per Geogj Tunjov. Il centrocampista estone del Delfino, sui cui mezzi tecnici da giocatore di categoria superiore nessuno discute dopo un inizio di stagione ottimo, ha avuto un periodo di calo. Per la verità, la mancanza di continuità di rendimento è una costante che lo accompagna dall'inizio della sua carriera e più nello specifico anche nella sua militanza ormai biennale in riva all'Adriatico. Il centrocampista biancazzurro anche nella scorsa stagione con Zeman era partito molto bene, anzi meglio rispetto a quest'anno, salvo poi ‘spegnersi’ sportivamente parlando. Mister Baldini ha più volte dichiarato di avere a che fare con un ragazzo mentalmente fragile, ma non ha mai mollato la presa, anzi ne ha parlato sempre in termini lusinghieri dal punto di vista tecnico, tattico e professionale, dimostrando di avere fiducia e stima della persona prima e del giocatore poi. Fiducia e stima però vanno sempre conquistate con impegno e lavoro. Qualità che il calciatore ha sempre palesato di avere. L'attesa ora sembrerebbe aver dato il suoi frutti: Georgi Tunjov contro il Sestri Levante è entrato dalla panchina al posto di Merola e ha realizzato (su punizione vera e propria specialità della casa) il gol decisivo che ha consentito al Pescara di avere la meglio sui liguri, continuando ad albergare in vetta alla classifica avendo un margine(seppur non ampio) sulle inseguitrici. La rete, che gli mancava dal gennaio scorso, è stata festeggiata a dovere da tutta la squadra testimonianza tangibile di come Baldini sia stato bravo a creare prima di tutto un gruppo solido in cui tutti si aiutano e gioiscono l'uno per l'altro senza personalismi di nessun tipo. Ma non solo, l'allenatore degli adriatici nel dopogara ha evidenziato l'ottima prestazione messa in campo dal suo numero 17, sottolineando di come non manchi da parte del ragazzo l'impegno in allenamento in cui si rede protagonista di giocate da applausi nel vero senso della parola. Questione di magia? No, questione di empatia. Silvio Baldini evidentemente con le sue attitudini e doti anche psicologiche è riuscito a entrare nella testa di Tunjov toccando peraltro le corde giuste. Ora viene il difficile, pechè occorre come il pane la continuità, unica arma da usare per evitare di vanificare tutto. A tal proposito, in attesa di altri segnali confortanti, ci auguriamo che per il calciatore questa possa essere davvero la volta buona.
Credit Mucciante - Pescara Calcio
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