Giampaolo diventa Re anche in panchina: ecco il motivo
L'ex fantasista biancazzurro ha condotto da capo allenatore il Bari alla salvezza
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Classe, estro, talento. Federico Giampaolo da calciatore ha rappresentato in pieno il significato più profondo di tali termini. A Pescara, poi, ‘Re Federico’(soprannome emblematico che gli è stato dato dal tifo organizzato) ha mostrato e dimostrato tutto il suo valore: lampi di classe cristallina, memorabili goal e serpentine lo hanno sempre denotato come uno dei giocatori più amati nella storia del Delfino. Del resto la quel che è stato non si cancella: l'ex fantasista biancazzurro è il secondo marcatore nella storia del club dopo Mario Tontodonati ma anche quello con il maggior numero di presenze dopo Ottavio Palladini. Insomma, Federico Giampaolo è una vera e propria icona del Pescara. Nel 2010 ha appeso le scarpe al chiodo, iniziando la carriera da allenatore. Primavera del Pescara, Primavera del Bari, Fidelis Andria, l'Aquila e Avezzano, sono solo alcune delle tappe della sua carriera in panchina. Nel 2022 torna a lavorare per il Bari come allenatore della Primavera. Dal 15 aprile 2024 è chiamato da De Laurentiis a sostituire sulla panchina dei biancorossi l'esonerato Peppe Iachini. Da capo allenatore ha ottenuto alla guida dei pugliesi nelle prime tre giornate due pareggi e una sconfitta, che di fatto negano al Bari la possibilità di salvarsi direttamente. Nell'ultima giornata della regular season ha colto una fondamentale vittoria interna con il Pisa che ha garantito a Di Cesare e company l'opportunità di giocarsi la salvezza ai playout contro la Ternana. Dopo il pareggio al San Nicola nel match di andata, il suo Bari è stato capace di andare a violare il Liberati di Terni, ottenendo un'insperata quanto sofferta ma meritata salvezza. Un'impresa straordinaria che porta la firma di Federico Giamapolo, quarto tecnico(Mignani, Marino e Iachini gli altri) di una stagione travagliata, partita con ben altri auspici, ma che avrebbe potuto anche diventare drammatica. Se così non è stato alla fine, è anche e soprattutto per merito di un tecnico giovane, umile, laborioso e preparato che ha saputo condurre la nave in porto con il mare in burrasca. Dunque, Giampaolo diventa Re anche in panchina. Con l'auspicio che questo sia solo il primo di tanti altri successi.
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