"Rifiuto e vado avanti". Fino al prossimo capitolo
Si chiude un capitolo del romanzo societario e se ne apre un altro....
Tanto rumore per nulla. La fumata è stata nera e quindi sarà ancora Daniele Sebastiani ad impostare la nuova stagione del Pescara, arrivato al quarto campionato consecutivo di serie C (record negativo degli ultimi 50 anni). “Rifiuto e vado avanti”: più o meno deve essere stata questa la risposta del presidente biancazzurro, un po' come nel seguitissimo programma preserale dei pacchi su Rai 1, alla proposta di acquisizione della maggioranza del sodalizio da parte di Rosettano Navarra, che venerdì pomeriggio alle 18:40 aveva inviato telematicamente alla controparte una bozza di accordo che pensava dovesse solo essere approvata. Nulla di fatto. Daniele Sebastiani resta il presidente del Pescara ed il massimo azionista del club e Rosettano Navarra almeno per il momento non entrerà in società, neanche con una piccola quota. Nella mattinata di ieri un contatto telefonico tra il numero 1 di casa Delfino e l'imprenditore di Ferentino ha portato alla svolta della vicenda che ha tenuto la città con il fiato sospeso per più giorni. Il canale non si è chiuso ed andrà avanti, ma sarà l'attuale presidente con il ds Daniele Delli Carri a pianificare la nuova annata agonistica. Ma andiamo con ordine.
Ieri mattina Sebastiani e Navarra si sono sentite telefonicamente per provare a trovare la quadra sui punti della proposta, stilata dall'imprenditore di Ferentino insieme ai suoi consulenti sulla base dei documenti visionati e di quanto già stabilito verbalmente tra le parti, che non avevano convinto il presidente biancazzurro una volta messi nero su bianco. Nulla di fatto: su alcuni punti, che per Sebastiani andavano approfonditi meglio e modificati, non si è trovata l'intesa e quindi la trattativa, che aveva come base l'ingresso immediato di Navarra con il 51% ed il ruolo di presidente con facoltà entro 12 mesi di rilevare l'intero pacchetto azionario, è naufragata. Navarra era interessato al brand e alla prima squadra ma non ad altri asset (ad esempio la foresteria e la gestione ventennale degli impianti di Silvi e Montesilvano) del club, ma sembra che anche su altri aspetti non ci fosse corrispondenza ed unione di intenti. Impossibile trovare i margini di un compromesso tra le due posizioni in tempi rapidissimi e quindi idonei a contenere il già netto ritardo su scelta dell'allenatore e allestimento di una squadra che lunedì 15 partirà per il ritiro di Palena. Navarra, che ha sempre professato ottimismo sul buon esito della trattativa una volta che erano cambiati i termini del suo sbarco (inizialmente si valutava un arrivo graduale, con un pacchetto di quote intorno al 20% che sarebbe stato incrementato nel tempo con la possibilità entro il 30 giugno 2025 di acquisire la maggioranza assoluta e la possibilità di pareggiare le offerte di altri gruppi che nel frattempo si fossero concretamente avvicinati per acquistare il club), aveva già stilato un suo cronoprogramma. Dopo l'ok di Sebastiani si sarebbe aperta la due diligence, che essendo stata meramente confermativa sarebbe durata appena un paio di giorni, e poi a metà settimana, più probabilmente giovedì di mercoledì, avrebbe indetto una conferenza stampa per presentarsi alla città e comunicare contestualmente il nome del nuovo direttore sportivo (Vincenzo Cozzella) e quello dell'allenatore (probabilmente Cangelosi, che era insieme al ds a Caserta nell'ultima stagione e che avrebbe messo sotto contratto ad inizio settimana). Il dialogo tra Sebastiani e Navarra era iniziato a maggio ma solo in data 1 luglio c'è stato il primo scambio documentale, perchè fino al 26 giugno il presidente biancazzurro aveva dato priorità alla pista del fondo straniero i cui interessi sono curati in Italia dallo studio milanese Deloitte. Una volta appurato che non c'erano i margini per la cessione immediata del club a questi investitori, si sono intensificati i contatti con Navarra che avevano portato al fitto carteggio e allo scambio di documenti di questa settimana. La fumata nera di ieri, però, non interromperà il dialogo. Navarra si è affidato allo studio tributario societario Salvador di Trieste per analizzare in modo più approfondito bilanci, conti e stato patrimoniale del Pescara per poi aprire una due diligence definitiva. Le tempistiche, così, inevitabilmente si allungano e non è detto comunque che si andrà prima o poi a dama. “A questo punto ho bisogno di ulteriore tempo per analizzare i numeri della società”, le parole dell'imprenditore ciociaro. “Tra me e Sebastiani è nato un ottimo rapporto e vedremo in futuro se ci saranno sviluppi, ma sempre per prendere la maggioranza”. Al fianco di Sebastiani resterà anche il vice Gabriele Bankowski, nonostante da anni intenda lasciare. Il primo tassello del nuovo Pescara c'è già: è Silvio Baldini. Con il tecnico l'accordo anche economico per un contratto annuale è totale da più giorni e va solo ratificato ma non ci sono dubbi che sarà lui a guidare il Delfino. L'allenatore di Massa è già stato anche in città a parlare con Sebastiani di ogni aspetto, è carico per la nuova avventura ed ha anche la “benedizione” di Navarra. Questi secondo Ciro Venerato della Rai i dettagli dell'accordo tra Baldini e il Delfino: “Accordo di un anno con opzione per il secondo. Stipendio inferiore ai 100mila euro, lo stesso proposto e rifiutato da Tesser lunedì pomeriggio”. Il ds Daniele Delli Carri è pronto sin da subito ad intervenire sul mercato. Ha già da tempo individuato, reparto per reparto e ruolo per ruolo, gli uomini idonei a rinforzare la squadra. Ed alcuni li ha già bloccati. E a centrocampo può arrivare l'avellinese Jacopo Dall'Oglio, elemento assai esperto e di categoria perfetto per il 4-2-31 di base di Baldini.
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