Zarattini a PS24:"A. Paolucci è un grande uomo. Che sfide di Futsal in Abruzzo contro Montesilvano e Pescara..."
Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'ultimo presidente dell'ex metronomo abruzzese dell'Entella
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Stefano Zarattini è un imprenditore e dirigente sportivo veneto. E' stato con la sua Luparense Football club l'ultimo presidente dell'ex play biancazzurro(cresciuto nel settore giovanile del Delfino) , nonchè abruzzese doc, Andrea Paolucci. L'ex capitano dell'Entella si è ritirato nelle scorse settimane dal calcio giocato per problemi di salute. Nell'estate 2023 aveva accettato di scendere di categoria e sposare l'ambizioso progetto della Luparense (presieduta da Zarattini) in D. Appese le scarpe al chiodo, ora per l'ex giocatore dovrebbero aprirsi le porte del Cittadella(potrebbe lavorare al fianco del dg Marchetti), club in cui ha militato per 5 stagioni. Quanto a Zarattini , invece, è stato anche patron e presidente della Luparense Calcio a 5, club che ha condotto a suon di record, a diventare il più titolato d'Italia(6 scudetti, 3 Coppe Italia e 6 Supercoppe italiane). Memorabili le sfide con il Pescara di Danilo Iannascoli e il Montesilvano di Iervolino.
Come e quando è nata l'idea di prendere dalla C Andrea Paolucci per la sua Luparense in D?
“Tutto è nato da un'idea del nostro ex ds Andrea Gabrielli. Andrea Paolucci, peraltro, ha giocato 5 anni a Cittadella e voleva tornare a vivere qui. Abbiamo subito trovato un accordo. Ci ha colpito la sua gande voglia di sposare il nostro progetto, mettendosi in gioco con noi"
L'ex capitano dell'Entella però purtroppo non ha potuto dare il suo contributo a causa di problemi di salute che lo hanno costretto al ritiro dall'attività agonistica. Quanto è dispiaciuto e amareggiato di ciò?
“Da 1 a 100, 120. Prima di essere un giocatore Andrea Paolucci è un grande uomo che ha fornito il suo contributo alla nostra causa pur non giocando, essendo sempre presente in qualche maniera nello spogliatoio e stando vicino ai suoi compagni di squadra. E' stato un vero valore aggiunto anche non scendendo in campo, se l'avesse fatto le cose probabilmente sarebbero andate anche diversamente. Questo è un mio grande rammarico”
Che impressione ha avuto dell'uomo Andrea Paolucci e ci sarà in futuro a suo parere la possibilità di tornare a lavorare insieme?
“Io e lui siamo rimasti amici e ci vediamo regolarmente durante la settimana. Anche se giustamente si è ritirato dal calcio professionistico, io mi auguro che possa avere al più pesto il placet dai medici per praticare sport nei dilettanti. So già che Andrea non è d'accordo con me, ma ritengo che possa dare ancora tanto al mondo del calcio seppur dilettantistico. Se ciò non dovesse come immagino avvenire, credo che persone come lui debbano rimanere nel mondo del calcio. Ci accomuna un grande pregio: entrambi diciamo ciò che pensiamo con rispetto, educazione ma al contempo senza peli sulla lingua. Penso che in un mondo come il nostro in cui a ragnare sono fondamentalmente l'ipocrisia e le verità di comodo , questa peculiarità rara costituisca davvero un plus unico e notevole. Qualunque cosa deciderà di fare, la farà bene. Gli auguro il meglio"
Il nome di Stefano Zarattini non è solo legato alla Luparense Football Club , squadra di calcio a 11 che attualmente milita D, ma anche e soprattutto nel Futsal. L'imprenditore veneto, infatti, è stato il presidente della Luparense Calcio a 5, club più titolato d'Italia.. Com'è nata l'idea di far coesistere calcio e Futsal?
E' stata una sfida bella, entusiasmante, avvincente. Ho cominciato nel 1996 con il Calcio a 5. Mi sono sempre posto dei piccoli - grandi obiettivi da centrare. Il primo dei quali era quello di raggiungere, sfidare e battere il Padova in A. Arrivati nella massima serie, l'appetito vien mangiando e abbiamo deciso di alzare l'asticella, ponendoci il traguardo di vincere lo scudetto. Tutto il resto è storia, basta guadare gli almanacchi per rendersi conto di ciò che abbiamo fatto per capire. In Italia nessuno ha raggiunto i nostri risultati. Abbiamo battuto tutti i record, facendo innamorare tutta Italia di questo sport e del nostro percorso. Per un paese come San Martino di Lupari che conta 13 mila abitanti, giocare contro la Dinamo con sede a Mosca, megalopoli che conta 13 milioni di abitanti, credo che sia stato un evento straordinario. Parlerei di sfida anche per quanto concerne il cacio: con la stessa matricola del Calcio a 5, abbiamo iniziato il nostro percorso anche nel calcio a 11. Partendo dal basso, in 4 anni(vincendo ogni anno) siamo arrivati in D. Poi però era necessario compiere una scelta ben precisa e così ho optato per portare avanti solo il discorso con la Luparense Football Club. Anche perchè penso che siano due sport completamente diversi. Quindi, a prescindere dalle risorse economiche, fisiche e mentali che ovviamente occorrono, credo che sia difficile far collimare le due discipline"
A proposito di Calcio a 5, che ricordi ha delle sfide in Abruzzo tra la sua Luparense, il Pescara e il Montesilvano?
“Questa è la domanda più bella che potesse farmi. Ho ricordi bellissimi . Sono stati anni stupendi in cui ci siamo dati battaglia sportivamente parlando, ma anche di estrema amicizia e lealtà tra la mia Luparense, il Pescara e il Montesilvano. Eravamo sani rivali in campo, ma amici fuori. Quando affermo ciò, sono sicuro di parlare anche a nome di Iannascoli e Iervolino. Sono state emozioni indescrivibili"
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