"Ma si parte con il piede giusto e, soprattutto, con i tempi giusti?"
Calciologicamente", rubrica del dott. Pietro Literio, Psicologo/Psicoterapeuta e Docente Universitario a Contratto, per PS24
Torna la rubrica "Calciologicamente", realizzata per PS24 dal dott. Pietro Literio, Psicologo/Psicoterapeuta e Docente Universitario a Contratto che analizza le vicende del Delfino da un punto di vista del tutto peculiare.
BUONA LETTURA !
CHE CONFUSIONE… SARA’ PERCHE’ TI AMO?
Zeman si, Zeman no. Colombo m’ama non m’ama. Memushaj resta non resta, Delli Carri direttore si, direttore no, Sebastiani firma e non firma.
Che confusione. Sarà perché si ama troppo il Pescara? Alla fine Vola Colombo, vola, con un Delli Carri pieno di novità.
Ma si parte con il piede giusto e, soprattutto, con i tempi giusti? Se il buongiorno si vede dal mattino, partire con decisione, rapidità e chiarezza aiuta a creare quel clima positivo, di fiducia nell’ambiente e nella squadra nascente, che fa da terreno fertile per una stagione vincente.
Altrimenti ci si logora con le attese, come nell’ultimo anno, in cui si aspettava continuamente che la squadra finalmente sbocciasse, che trovasse un equilibrio, trasformandosi da “brutto anatroccolo in cigno” (o “Delfino” se volete), ma il “miracolo” del duo Auteri/Matteassi alla fine non è mai avvenuto.
È così la “fame” di tornare in serie B, di vincere almeno il campionato, cresce sempre più nell’ambiente, parallelamente allo scetticismo e alla disillusione.
Del resto, “non se ne può più” di stare nell’inferno della serie C e degli ultimi 3 anni, ben sapendo che anche quest’anno “uno su venti ce la fa”.
La speranza è che questa sia la volta buona, che Colombo sia la persona giusta, in grado di gestire sia la legittima “fame” dell’ambiente, sia il capitale umano e tecnico che gli verrà messo a disposizione, ma anche la transizione societaria (annunciata da tempo) che certamente condizionerà e renderà instabile il terreno del precampionato.
Ora più che mai il ruolo del Mister, del leader motivatore (un “pò molto” psicologo) è vitale, in campo e fuori, con giocatori, ambiente e società, soprattutto di fronte alle pressioni inevitabili e crescenti di una piazza ambiziosa come Pescara. Baldini “condottiero” a Palermo docet. Basta ascoltarlo o leggerlo nelle varie interviste rilasciate dopo la recente e mirabolante promozione della squadra in B.
È noto che le “soft skills”, le cosiddette “competenze trasversali” (più di quelle tecniche e tattiche o “hard skills”), il “saperci fare” con le persone (in altre parole, l’altruismo, l’empatia, l’intelligenza emotiva, e così via) contano sempre più nei luoghi di lavoro, in particolare nel calcio, dove il fattore umano è prevalente e fondamentale, lavorando con “persone” (e non con delle macchine).
E così se la speranza è l’ultima a morire, ora la giusta competenza (non solo tecnico-tattica) sarà la prima a dover nascere, per far rinascere il nostro Pescara.
Prof. Pietro Literio
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