Prima squadra

Chi va, chi viene e chi resta: il punto sulla difesa biancazzurra

Verso la nuova stagione

25.05.2024 00:01

Il Pescara che verrà ripartirà dalla...difesa. La retroguardia 2023-24 sarà il reparto che cambierà meno volti e sembra un paradosso, date le 55 reti incassate (peggio hanno fatto solo le tre retrocesse, ovvero Olbia con 67, Recanatese con 65 e Fermana con 59), ma a ben guardare non lo è. I motivi sono essenzialmente due: è il reparto che ha più giocatori di proprietà (non lo sono solo Romano Floriani Mussolini, che rientrerà alla Lazio ma che si proverà a trattenere ancora, e il secondo portiere Manuel Gasparini, zero minuti in biancazzurro, che farà ritorno al Potenza) ed è composto da giocatori comunque di spessore. Chiaramente ci saranno più addii, ma la base c'è. Di Alessandro Plizzari ormai si parla da settimane, con una cessione in B che sembra potersi concretizzare a breve anche se da qualche giorno si vocifera in chiave Milan come terzo portiere (essendo un prodotto del vivaio non occupa un posto in lista, ma sembra ipotesi poco percorribile), ed anche il tandem Lorenzo Milani – Ivan Mesik ha parecchio mercato. Il primo nei mesi scorsi è stato sondato a più riprese da Pisa, Spezia, Bari e Ternana, ha avuto una stagione personale più che positiva e sembra ormai pronto al salto di categoria: con Brando Moruzzi e il nuovo arrivato Mario Piga già in organico e con un altro elemento che può arrivare, un suo addio è da mettere in preventivo. Lo slovacco, invece, ha avuto un'annata in chiaroscuro che di certo non ne ha incrementato il valore. A gennaio l'Heracles Almelo ha provato in tutti i modi a portarlo in Olanda, arrivando ad offrire anche 400mila euro, adesso potrebbe tornare alla carica ma offrendo meno cash ed alzando la percentuale sulla futura rivendita. Su di lui da tempo c'è anche il Venezia, perchè è un pallino del dg Antonelli, ed i lagunari possono mettere sul piatto più giocatori interessanti (ad esempio la punta De Vries, mentre non è più di proprietà il centrocampista Patrick Leal, classe 2003 che piaceva al Delfino ma che è stato ceduto a titolo definitivo al New England Revolution, club statunitense di Major League). Pippo Pellacani, reduce da un anno travagliatissimo, quello post operazione al crociato dopo l'infortunio del settembre 2002, dovrebbe essere confermato e avere i gradi del titolare, affiancato da quel Davide Di Pasquale che è pronto al riscatto dopo aver collezionato appena 12 presenze e 842 minuti (nessuno, però, nelle ultime 8 gare, playoff compresi) nel campionato che ha segnato il ritorno a casa. Nessuno dei due è comunque incedibile: a Pescara questa etichetta non può essere attaccata addosso ad alcun giocatore. L'anno prossimo si darà più spazio a Corneluis Staver, prodotto del vivaio che è Nazionale Under 21 della Moldavia (Zeman ne parlava bene), mentre capitan Riccardo Brosco, salvo addio prematuro (piace al Pineto), sarà relegato al ruolo di alternativa di lusso. L'estate scorsa ha firmato un rinnovo fino al 2026 che lo mette al riparo da sorprese, ma ormai va per i 34 anni e su di lui non si può impostare un nuovo ciclo. E in entrata? Con la permanenza dell'attuale management potrebbero arrivare due vecchie idee del direttore sportivo Daniele Delli Carri (che ieri era a vedere il derby playoff tra il Vicenza e il Padova, dove gioca il figlio Filippo). Si tratta di Lorenzo Romani della Fiorentina, 2005 cresciuto proprio nel Delfino prima di essere ceduto ai viola, che potrebbe tornare a titolo temporaneo, e di Nicolò Evangelisti, figlio d'arte (suo papà è Luca, ex calciatore e ora ds) classe 2003, svincolato dall' Empoli  e  nell'ultima stagione di stanza a Pineto.

(HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA)

Commenti

Tommasini rientrerà a Pescara. Ma......
Possibile cessione del club e nuovo allenatore: il punto