Coppa Italia: Sampdoria - Pescara 4-1
A Genova è andata così
A CURA DI CLAUDIO ROSA-
Termina al quarto turno il cammino in Coppa Italia del Pescara. A vincere al Marassi è infatti la Sampdoria che, non senza lottare, conquista la qualificazione nel proprio stadio grazie ai gol di Kownacki, Ramirez e Caprari. A nulla è servita la rete di Benali, arrivata probabilmente troppo tardi.
La gara – Interessanti le scelte di Zeman che decide di dar spazio a molte seconde linee che sono state impiegate poco sin qui in campionato. Tra i pali, dopo quasi due mesi di assenza, torna Pigliacelli; a fare coppia con Perrotta c’è invece Campagnaro, alla prima in stagione, mentre sulle fasce agiranno Zampano e Perrotta; davanti alla difesa il solito Carraro, con Coulibaly e Brugman ai suoi fianchi; in attacco tridente formato da Mancuso, Ganz e Benali.
Tante novità anche per Gianpaolo che, seppur, affacciandosi a questa sfida guardando probabilmente già a domenica quando i suoi ragazzi dovranno vedersela in casa con la Lazio, non sottovaluta la competizione inserendo vari titolari. Il tecnico nativo di Bellinzona cambia 8 uomini rispetto all’undici visto contro il Bologna: in porta Puggoni; pacchetto arretrato composto da Sala, Silvestre, Regini e Murru; a centrocampo Praet, Capezzi e Verre, con Ramirez a ridosso di Kownacki e Caprari.
Comincia la partita, subito la Sampdoria cerca di conquistare campo ed alla prima occasione i doriani trovano anche il gol: calcio di punizione dalla trequarti su cui la difesa pescarese si fa trovare impreparata, con Kownacki che da due passi appoggia facilmente in porta dopo la sponda di Verre. Passano due minuti ed i blucerchiati si presentano nuovamente di fronte a Pigliacelli: questa volta è Caprari che, dimenticato dai due centrali, spreca davanti al portiere. Dopo lo shock iniziale i ragazzi di Zeman cercano di riorganizzarsi cominciando a muovere palla, senza però impensierire mai Puggioni. Alla terza vera azione, complice una difesa abruzzese piazzata male, la Sampdoria raddoppia: stavolta è Ramirez, colpevolmente lasciato solo da Zampano e Campagnaro, a spingere il pallone in rete dopo il perfetto cross di Kownacki. Il Pescara ci prova a restare in partita, ma la Samp mette tanta intensità a centrocampo e trova facilmente la superiorità sulle fasce. Dopo un inizio indemoniato, il ritmo della partita comincia a scendere con il Pescara che, nonostante le buone trame nella metà campo offensiva, non riesce a trovare lo spazio per il tiro in porta, complici anche alcuni errori individuali di troppo in fase di impostazione. Al 30esimo lampo dei padroni di casa che trovano la terza rete con Caprari, al termine di un’azione orchestrata magistralmente. Nonostante il pesante passivo, il Pescara continua a giocare e trova al 35esimo il primo tiro in porta, ad opera di Carraro, con Puggioni che manda in angolo. Sugli sviluppi del corner, dopo un bel cross in mezzo di Benali smanacciato dal portiere ligure, Campagnaro non trova lo specchio della porta da posizione ottimale. Dopo un altro tiro da fuori del Delfino, questa volta ad opera di Zampano, la Samp torna a farsi minacciosa dalle parti Pigliacelli: è proprio il portiere biancazzurro a sventare un ottima punizione calciata da Capezzi. Torna ad accendersi nuovamente la partita, col Pescara che risponde subito con Ganz prima, ma Puggioni si supera negando la gioia del gol all’attaccante, e Benali poi. C’è ancora tempo per un tiro di Praet da posizione quasi impossibile, con Pigliacelli leggermente fuori dai pali. Subito dopo, al termine del minuto di recupero, l’arbitro fischia il duplice fischio mettendo fine alla prima frazione.
La ripresa si apre con gli stessi protagonisti del primo tempo, eccezion fatta per Alvarez, entrato al posto di un buon Ramirez. È lo stesso argentino che, dopo 3 minuti, semina il panico nella difesa abruzzese prima di concludere a lato. Al 52esimo il Pescara prova a rientrare nel match: Pigliacelli, avventuratosi lontano dalla propria porta dopo un’ottima uscita, lancia perfettamente Benali che, complice la sfortunata deviazione di Silvestre, supera Puggioni e trova il gol. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, ma Kownacki sbaglia un facile tap-in a centro area. Il gol da nuovamente carica ai biancazzurri che al 58esimo hanno una netta occasione per riaprire il discorso qualificazione, ma la girata di Ganz è troppo debole e non impensierisce Puggioni. Al 61esimo primo cambio di Zeman che toglie Mazzotta per far entrare Elizalde. È proprio il nuovo entrato che va vicino al 3-2 ma il suo tiro, sugli sviluppi di un corner, finisce poco distante dalla porta doriana. Al 67esimo secondo cambio del boemo che butta nella mischia Fornasier, togliendo un poco convincente Campagnaro. Al 70esimo si vede finalmente Mancuso, trovato dal cross di Coulibaly: sfortunato l’ex Samb che non trova il bersaglio grosso. I blucerchiati non ci stanno e, su una palla recuperata al limite dell’aria pescarese, trovano la quarta rete grazie al secondo gol di serata di Kownacki, che batte Pigliacelli da posizione defilata. Il Pescara, nonostante il punteggio, continua a proporre gioco e va vicinissimo al 4-2 ma prima Puggioni salva su Ganz, e poi Benali tira alto sulla ribattuta. All’80 terzo cambio per il Delfino con Kanoute per Carraro. L’ultima occasione dei biancazzurri è per Benali che, sugli sviluppi di una punizione conquistata da Mancuso, mette in mezzo senza creare grandi problemi alla retroguardia ligure. Negli ultimi dieci minuti succede poco, con il match che scivola via. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro mette fine all’incontro, il Pescara esce dalla Coppa Italia pagando probabilmente un inizio di partita da incubo.
Il tabellino:
Sampdoria – Pescara 4-1
Marcatori: 2’ Kownacki (S), 9’ Ramirez (S), 31’ Caprari (S), 52’ Benali (P), 74’ Kownacki (S)
Sampdoria (4312): Puggioni; Sala, Silvestre (dall’80’ Andersen), Regini, Murru; Capezzi, Praet, Verre; Ramirez (dal 45’ Alvarez); Caprari (dal 75’ Djuricic), Kownacki.
Pescara (433): Pigliacelli; Zampano, Campagnaro (dal 67’ Fornasier), Perrotta, Mazzotta (dal 61’ Elizalde); Coulibaly, Carraro (dall’80’ Kanoute), Brugman; Mancuso, Ganz, Benali.
Arbitro: Fournerau di Roma 1
Ammoniti: Perrotta (P), Campagnaro (P), Fornasier (P)
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