Indice di liquidità e lista bloccata: cosa lega le mani del Pescara sul mercato
L'analisi del Messaggero
FONTE: IL MESSAGGERO ED ABRUZZO
“Vendere prima di comprare”. A Pescara il ritornello va avanti da anni, ma in realtà è così più o meno ovunque, soprattutto dal 2022-23, stagione in cui il rispetto del cosiddetto “indice di liquidità” è diventato obbligatorio per iscriversi ai campionati professionistici (in passato la pena in caso di violazione era il blocco del mercato, quindi molto più lieve). In Serie C il valore richiesto deve essere pari a 0,7, viene calcolato attraverso il rapporto tra le attività e le passività correnti all’interno di un periodo di 12 mesi e spetta alla Covisoc (Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche) verificare se una società possiede la forza di fare fronte agli impegni assunti. Se l’indice di liquidità viene sforato ci sono due strade per evitare le pesanti conseguenze: l’aumento di capitale o il mercato (cessione di calciatori o riduzione degli ingaggi). In questi giorni il Pescara sta trovando la via per risolvere il problema. Oggi è in programma l'assemblea straordinaria degli azionisti biancazzurri che avrà come ordine del giorno “l'aumento di capitale, alla pari, scindibile, da 200.000 fino a 1,7 milioni di euro mediante l'emissione di 1.500.000 azioni che saranno offerte in opzione e in prelazione ai soci e poi, per la parte eventualmente non optata, in caso di mancato esercizio della prelazione, a terzi”. La ricapitalizzazione non servirà per sbloccare il mercato, bensì per rispettare gli impegni finanziari fino al termine della stagione. Di seguito non è escluso l’ingresso nel club di nuovi soci che potrebbero dare ulteriore ossigeno alle casse societarie (si parla di imprenditori vicini all’ex presidente del Teramo Luciano Campitelli).
LISTA BLOCCATA
Pasquale Foggia spera di regalare almeno un paio di rinforzi a Silvio Baldini. Sistemata la difesa con Gaetano Letizia, il ds biancazzurro è concentrato sul centrocampo e sull’attacco. Prima di acquistare altri giocatori, però, bisogna procedere con le cessioni. Ecco perché nei giorni scorsi il Pescara ha provato a perfezionare alcuni scambi, ma finora le trattative non sono andate a buon fine. Tra l’altro c’è anche l’ostacolo rappresentato dalla lista. In Lega Pro, indipendentemente dal numero di calciatori tesserati, è possibile inserire in lista 23 giocatori “professionisti”, tra i quali al massimo possono esserci 8 calciatori in prestito da un‘altra società di Serie A, B o federazione estera. In sostanza il Delfino ha un solo posto libero, dal momento che la lista è composta da 22 elementi: 2 portieri (Plizzari e Saio), 8 difensori (Pierozzi, Moruzzi, Crialese, Brosco, Pellacani, Mulè, Staver e Letizia), 6 centrocampisti (Squizzato, Valzania, Tunjov, Meazzi, De Marco e Lonardi, anche se quest’ultimo è infortunato e temporaneamente escluso dall’elenco) e 6 attaccanti (Bentivegna, Merola, Cangiano, Ferraris, Vergani e Tonin). Poi c’è la lista “calciatori settore giovanile”, in cui sono compresi i giocatori nati dopo il 1° gennaio 2002 che siano stati tesserati con la società, anche a titolo temporaneo, per almeno due stagioni sportive, anche non consecutive. È il caso di Giannini e Dagasso, infine c’è Saccomanni che ha lo status di “giovane di serie”.
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