Dinastia Di Francesco: ecco Mattia
I Baresi, i Maldini, i Maldera, i Vieri e ora anche i Di Francesco. C’è una nuova dinastia nel mondo del calcio italiano. Ed è tutta abruzzese. Fa capo ad Eusebio Di Francesco, uomo di sport che non ha bisogno certo di presentazioni. A Pescara e non solo. Dopo Federico , figlio più grande di Eusebio che fu una delle (pochissime) note liete del Pescara in serie A prima di emigrare (ora è a Cremona), ha fatto il suo esordio tra i grandi anche il più piccolo di casa Di Francesco. Domenica scorsa, nella sfida contro il coriaceo Penne, ha giocato davanti ai propri tifosi a Sambuceto. Mattia Di Francesco, giovanissima ala classe 1997. Dopo alcune apparizioni in Coppa Italia, ha finalmente calcato il campo della Promozione con la maglia della Folgore: «È stato molto emozionante», sottolinea il giocatore fuoriquota sul sito ufficiale del suo club, «è la prima volta che gioco con i "grandi" e soprattutto in campionato. Sono davvero molto felice, era da un po' che aspettavo questo momento». Dopo aver iniziato seguendo suo padre Eusebio (con un passato proprio con i viola di Sambuceto fino agli Allievi, prima di spiccare il volo per una lunga e brillante carriera) a Perugia, Di Francesco ha girovagato tra la D'Annunzio, il Francavilla e il Chieti, prima di approdare, un anno e mezzo fa, nella "sua" Sambuceto, città dove risiede attualmente. La sua squadra ha subito l'approdo in Eccellenza con quattro turni di anticipo e l’ambiente ha facilitato il suo inserimento: «Alla Folgore mi sento benissimo; ho trovato una bella società e un'ottima struttura, oltre a un gruppo molto unito. Credo che uno dei punti di forza di questa stagione sia stato il lavoro svolto durante tutto l'arco dell'anno, e la professionalità dimostrata da tutta la squadra: questi fattori ci hanno sicuramente aiutato a vincere il campionato». La notizia della vittoria del girone B di Promozione da parte della Folgore è immediatamente giunta a papà Eusebio, come rivela lo stesso Mattia: «È felice di questo risultato, anche perché è una bella soddisfazione per noi che viviamo proprio qui a Sambuceto». Avere a disposizione in famiglia un ex campione sul campo, nonché uno dei migliori tecnici in circolazione in Italia, è sicuramente un vantaggio, come dimostrano le stesse parole di Mattia quando gli si chiede cosa ha ereditato da suo padre e quali siano i consigli che riceve: «Sul piano caratteriale da mio padre ho ereditato l'educazione, la gentilezza e la generosità. A livello calcistico, la corsa e la velocità, e anche un po' di tecnica. I suoi consigli sono di comportarmi bene in campo, non protestare con l'arbitro, e soprattutto rispettare gli avversari e i compagni». Durante il corso della stagione, il giovanissimo Di Francesco è stato molto spesso aggregato alla prima squadra da parte di mister Bianchi, e questo gli ha permesso di apprendere molte cose: «Quest'anno ho capito che è dura stare in panchina, e non è sempre bello restare seduti mentre gli altri giocano; allo steso tempo, però, ho compreso che devo fare sempre più sacrifici in allenamento e lavorare duro per meritarmi l'ingresso in campo. Ho capito anche che questo è un campionato duro a partire dai contrasti di gioco. Ho davvero un bel rapporto con tutti i compagni, e insieme abbiamo subito legato. Anche con l'allenatore mi trovo molto bene, e per questo spero di rimanere qui anche l'anno prossimo». In bocca al lupo, Mattia!
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