Quel preoccupante filo conduttore...
"Preferisco vincere facendo un gol in più". Ma...
Dopo 6 mesi il Pescara di Zeman è tornato ad assaporare l'amaro gusto di una sconfitta in campionato. Ed i punti di contatto tra il penultimo ko della gestione Sdengo, datato 8 aprile, e quello di mercoledì nel derby con il Pineto sono parecchi. A Taranto, colpito e affondato anche da quel Tommasini che ora è in biancazzurro, esattamente come con il Pineto, infatti, la squadra non era riuscita ad andare in gol, a riprova del fatto che quando il Delfino non segna poi fatica a portare a casa anche solo un pareggio. Dal suo ritorno ad oggi, in campionato (e dunque escludendo la Coppa Italia “maggiore” con la Reggiana, che fa poco testo, ma includendo anche i playoff dove la delusione col Foggia è arrivata solo alla lotteria dei calci di rigore) Zeman è uscito a mani vuote dal campo in 3 circostanze e sempre senza andare in rete, perchè bisogna aggiungere la sconfitta per 1-0 a Messina del 15 marzo. Unendo 2 stagioni parliamo chiaramente di squadre diverse, ma se è vero che tre indizi fanno una prova il filo conduttore della gestione è proprio questo: quando si inceppa l'attacco, per una prestazione complessiva della squadra non all'altezza e contro squadre tignose e dedite quasi esclusivamente a fase difensiva e ripartenze, è più facile perdere che non pareggiare perchè si incassa gol sin troppo facilmente. Solo a Picerno, ultima partita della regular season 2022-23, il Delfino targato ZZ ha chiuso il suo match con un clean sheet. In tutte le altre partite (22 tra torneo regolare, playoff e coppe), Plizzari e soci hanno sempre subito almeno una rete. E quest'anno, a differenza dell'ultimo quando c'era Lescano, manca un bomber a togliere le castagne dal fuoco. Delle 14 reti siglate in campionato solo 6 arrivano dall'attacco e per una squadra di Zeman è quasi un paradosso, anche se poi la media gol di squadra è alta perchè al computo vanno aggiunte le 7 marcature arrivate dal centrocampo e la rete di Moruzzi, un difensore. Davanti gli uomini chiave non ingranano, tanto che al momento il capocannoniere biancazzurro è Tunjov a quota 3, con l'estone che ha anche saltato 2 gare su 7 causa impegni con la Nazionale. Cuppone è fermo alla doppietta del debutto e nelle ultime uscite ha lavorato meno bene anche nei movimenti, pur non risparmiandosi, e Merola conta una sola rete: entrambi si sono divorati in queste prime partite almeno 3 ghiottissime occasioni a testa, arrivando poco lucidi al momento di battere a rete. E non sempre la cooperativa del gol (9 marcatori diversi per le 14 reti totali) può sopperire alle lacune degli attaccanti di ruolo. Ecco perchè alla prossima gara è possibile che per la prima volta Cuppone parta dalla panchina e si provi dal 1' Tommasini o Vergani (l'ex Pisa, in naftalina col Pineto, è il favorito) perchè lunedì con la Vis Pesaro si dovrà necessariamente tornare al gol. Vincere e convincere è l'imperativo.
Grafica Pescara Calcio
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