Abruzzo terra di grande ciclismo: in arrivo Tirreno-Adriatico e Giro (la corsa rosa anche nel 2023!)
Per il sesto anno consecutivo il Giro d'Italia tornerà ad attraversare l'Abruzzo
Per il sesto anno consecutivo il Giro d'Italia tornerà ad attraversare l'Abruzzo. Il 15 maggio con il “tappone appenninico” della nona tappa che partirà da Isernia, in Molise, e che culminerà con l’arrivo in quota al Blockhaus, nel territorio di Pretoro, ed il 17 maggio con la partenza da Pescara della decima tappa che si concluderà a Jesi, nelle Marche. In mezzo, il 16 maggio, il giorno di riposo della carovana rosa che si fermerà a Pescara. L’arrivo a Bellante della quarta tappa della Tirreno-Adriatico, che partirà dalle Cascate delle Marmore, in Umbria, in programma il prossimo 10 marzo, sarà la gustosa anteprima dell’evento rosa.
La scorsa settimana, a Pescara, nella sede della Regione, la presentazione delle tappe abruzzesi di Giro e Tirreno-Adriatico alla presenza del Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, del direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, degli assessori regionali a Sport e Turismo, Guido Liris e Daniele D’Amario, dei consiglieri regionali, Mauro Febbo e Guerino Testa, del referente RCS per l’Abruzzo, Maurizio Formichetti, e dei sindaci delle città di Pescara, Carlo Masci, di Pretoro, Diego Valerio Giangiulli, e di Bellante, Giovanni Melchiorre.
“Qualcuno temeva che, anche per una questione di rotazione dei territori interessati dal passaggio del Giro, quest’anno l’Abruzzo potesse rimanere escluso – ha esordito Marsilio-. Invece, grazie ad un sapiente lavoro di squadra che ha visto impegnati anche assessori e consiglieri regionali, - ha proseguito - siamo stati in grado di presentare una proposta convincente creando le premesse affinché l’Abruzzo, regione cerniera tra il nord e sud d’Italia, venga sempre inserito dagli organizzatori della RCS nel percorso della seconda corsa a tappe di ciclismo più importante al mondo. Non è un caso – ha ricordato il Presidente – che una delle tappe della scorsa edizione più seguite ed apprezzate sia stata proprio quella con arrivo a Campo Felice sul suggestivo sterrato, capace di evocare immagini di un ciclismo d’altri tempi. Oltre alle due tappe, - ha aggiunto Marsilio – va sottolineato che ciclisti e personale tecnico delle diverse squadre rimarranno in Abruzzo, e in particolare a Pescara, in occasione della giornata di riposo del 16 maggio e questo aspetto rappresenta un innegabile valore aggiunto. Il nostro obiettivo – ha concluso Marsilio – è quello di fare dell’Abruzzo uno snodo irrinunciabile della corsa rosa sia per la sua favorevole collocazione geografica che per le caratteristiche orografiche del suo territorio”.
Il direttore del Giro, Mauro Vegni, dal canto suo, nel ribadire che la tappa dell’anno scorso di Campo Felice, al di là della bellezza dei paesaggi e del percorso - è stata una delle più viste -, ha finito per risultare determinante, si è detto convinto che anche quella di quest’anno, con l’arrivo agli oltre 1600 metri di Mammarosa, impreziosita dal passaggio sui due versanti del Blockhaus, si annuncia altrettanto epica. Si tratta di uno dei sei arrivi previsti in quota nel Giro 2022, tappa che arriverà quasi a metà Giro e quindi sarà tutt’altro che interlocutoria.
“Puntare sui grandi eventi è stato un obiettivo dichiarato dal presidente Marsilio fin dall’inizio del suo mandato– ha dichiarato l’assessore allo Sport , Guido Liris, - per esportare il brand Abruzzo al di fuori dei confini regionali e nazionali ed il Giro d’Italia di ciclismo è l’evento sportivo per eccellenza. Come Regione Abruzzo abbiamo dimostrato di essere interlocutori affidabili e seri anche durante il periodo della pandemia e questa attenzione nei nostri confronti da parte della RCS è anche il risultato dell’impegno del sistema Abruzzo”.
“Un aspetto estremamente significativo – ha commentato l’assessore al turismo Daniele D’Amario - è che la nona e la decima tappa del Giro d’Italia toccheranno tutte e quattro le province abruzzesi in un connubio virtuoso tra costa e montagna. Un biglietto da visita invidiabile – ha concluso - per il nostro territorio che ha proprio nella varietà dei suo paesaggio una delle sue caratteristiche principali. Il Giro è ormai un evento globale e la ricaduta mediatica per l’Abruzzo è innegabile”.
Estremamente soddisfatto anche il consigliere regionale Febbo che, nello scorso mese di settembre, insieme al referente RCS per l’Abruzzo Formichetti, aveva partecipato a Milano, all’incontro che la delegazione della Regione Abruzzo, guidata dal presidente Marsilio, aveva avuto con i vertici della RCS. Dopo fine Giro 2022, si lavorerà per portare la corsa rosa in Regione anche nel 2023: secondo quanto da PS24 appurato, in ballo ci sarebbero la Costa dei Trabocchi e Francavuilla al Mare
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