Cessione società, ds, allenatore e mercato: sono giorni chiave
Il cronoprogramma sembra ormai chiaro
La prossima settimana si inizieranno a delineare i contorni del futuro biancazzurro. Il cronoprogramma sembra ormai abbastanza chiaro: se non ci saranno sviluppi concreti sulla cessione della società entro lunedì 27 maggio, pur non interrompendosi le trattative qualora sussistano i margini per il closing anche se procrastinato di qualche settimana, sarà l'attuale proprietà a programmare la prossima stagione. Non si può andare troppo avanti nel tempo, infatti, per non rischiare di partire in ritardo, anche se, con la conclusione dei playoff in programma solo il 9 giugno con la Finale di ritorno, tutte le squadre, quelle coinvolte negli spareggi ma anche le altre, vivono un momento di standby in termini di pianificazione e mercato. C'è però la data del 4 giugno per gli importanti adempimenti necessari all'iscrizione in campionato e ci sono più nodi da sciogliere, dunque si deve pensare anche ad un piano qualora resti tutto immutato, almeno per il momento, nella stanza dei bottoni. Il primo punto è quello della poltrona di direttore sportivo: con Daniele Sebastiani ancora al timone è più che probabile la conferma nel ruolo di Daniele Delli Carri. Il rapporto tra i due è solido e di stima reciproca, si sentono quotidianamente e il contratto in scadenza il 30 giugno non rappresenta un problema. Lunedì prossimo potrebbe esserci un summit importante, non tanto per la formalità di mettere nero su bianco la conferma, quanto per iniziare a parlare del budget da destinare alla prossima annata agonistica e quale parte dello stesso riversare sul mercato. L'idea di base sul piano sportivo è quella di ringiovanire ulteriormente la rosa, ma con elementi di prospettiva importante, e si metterà in conto di perdere i big della squadra attuale (a proposito: nelle Marche parlano di Ancona interessatissimo a Merola, ma appare inverosimile che i dorici possano permettersi l'acquisto del giocatore che, comunque, in caso di C difficilmente accetterebbe piazze diverse da Pescara). Dopo aver sistemato il tassello ds, si inizierà a pensare al nuovo allenatore. Il profilo sembra chiaro: dovrà essere un tecnico emergente e ambizioso, che non abbia problemi a garantire un ampio minutaggio ai tanti giovani che costituiranno il nuovo gruppo biancazzurro (ad esempio Staver, ma anche i “promossi” dalla Primavera come Zeppieri). In tal senso un profilo ritenuto assai interessante è quello di Emanuele Troise, artefice del miracolo Rimini. L'ex difensore di Napoli e Bologna sarebbe stato proposto al Pescara. Ragionamenti a riguardo sarebbero in corso da qualche settimana, visti anche i buoni rapporti che ci sarebbero tra l'entourage e il club. Al momento nessuno scenario può essere escluso, compresa una sua eventuale pole position. Da subentrante, il 45enne allenatore ha condotto la squadra romagnola dai bassifondi della graduatoria al secondo turno playoff dove è stata eliminata, da decima squadra classificata in regular season, dal Perugia (quarto) solo in virtù della miglior posizione in graduatoria dopo lo 0-0 del Curi (nel precedente turno i biancorossi avevano estromesso il Gubbio, quinto a fine torneo, andando ad espugnare il Barbetti). Su di lui, che ha ufficialmente interrotto il rapporto col Rimini, ci sono le ottime referenze di due vecchi biancazzurri come Giuseppe Geria ed Antonio Di Battista con i quali ha lavorato in questa stagione. Il nome di Troise è in una lista, non troppo lunga ma nemmeno eccessivamente ristretta, che comprende altri profili, come quelli di Mirko Cudini ad Enrico Barillari. Il primo, reduce da una stagione complicata a Foggia (partito dall'inizio, è stato esonerato e poi richiamato), era stato sondato anche due anni fa prima di virare con decisione su Alberto Colombo, il secondo ha rifiutato un rinnovo biennale col Sestri Levante e fa gola a molte squadre, Pontedera e Rimini in primis. Occhio anche a Colavitto, profilo che piace da sempre a Sebastiani. Un altro nome valutato è quello dell'ex Lecco Malgrati. suo nome rimbalza già da tempo nella stanza dei bottoni del sodalizio dannunziano. Fonti vicine al diretto interessato, da noi sentite, smentiscono ogni contatto con il Delfino. Il tecnico classe 1983, comunque, di sicuro non resterebbe indifferente qualora arrivasse una chiamata dall'Abruzzo. Chiaramente tutto è legato alla permanenza o meno dietro la scrivania del ds Daniele Delli Carri . Prive di fondamento ad oggi sono le voci che vogliono un ritorno in riva all'Adriatico di Luciano Zauri. Fonti qualificate negano per ora ogni tipo di approccio.
(HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA)
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