
Come una finale
Oggi il recupero Pescara-Arezzo
Quasi come una finale. Pescara-Arezzo di oggi pomeriggio alle ore 18 allo stadio Adriatico-Cornacchia vale tanto, tantissimo per entrambe. In palio c'è la prospettiva di un miglior piazzamento in chiave playoff e dall'esito del recupero della partita originariamente prevista sabato 29 marzo e rinviata causa maltempo e relativi motivi di ordine pubblico si potrà dare un senso anche alle prossime 3 partite. Per il Delfino il ragionamento è molto semplice: vincere significherebbe tornare a -1 dal terzo posto ora occupato dalla Torres e quasi blindare la posizione ai piedi del podio; perdere, invece, comporterebbe l'aggancio degli avversari di giornata a quota 58 e mettere in discussione nel rush finale di regular season anche il quarto posto, oggetto del desiderio non solo dell'Arezzo ma anche della Vis Pesaro, che ha 2 punti in meno dei biancazzurri, e del sorprendente Pineto, adesso a -3 e dunque a braccetto con la banda Bucchi. Un pareggio manterrebbe il Pescara nel limbo, con il terzo posto ancora distante ma non del tutto irraggiungibile, avendo ancora 9 punti a disposizione, ma nella consapevolezza che da dietro altre 3 squadre insidiano la quarta piazza. Mister Silvio Baldini, che oggi festeggia la panchina numero 800 in carriera, è consapevole che il momento della sua squadra, dopo due sconfitte amare e difficili da digerire, è assai difficile, ma ha sempre detto che crede nella vittoria dei playoff a prescindere dal piazzamento finale in regular season. Eppure terzo o decimo posto fa molta differenza nella maratona degli spareggi ed è chiaro che l'obiettivo dei biancazzurri sia provare a saltare la fase a gironi, quella che prevede due turni in gara secca con 2 risultati su 3 e fattore campo a disposizione della squadra meglio classificata, per accedere direttamente da quella nazionale, che ha partite di andata a ritorno. E la gara di oggi è cruciale per l'obiettivo e si pone proprio nel mezzo del ciclo di 3 partite in 9 giorni inaugurato in modo infausto nel derby di Pineto. Domenica ci sarà la sfida interna al Gubbio, che al momento occupa la decima posizione, e non sarà affatto facile perchè i Lupi d'Umbria sono nel gruppone delle squadre che puntano ancora ad un posto al sole, ma che non sono certe del proprio destino. Oggi la panchina pescarese cambierà metà squadra rispetto a quella proposta inizialmente al Mariani-Pavone venerdì scorso. In difesa, dove è confermata la coppia centrale Brosco-Crialese con Letizia che traslocherà di corsia per posizionarsi a sinistra, rientrerà sull'out di destra Pierozzi, uomo importante anche negli sviluppi da palla inattiva che non potranno avere negli assenti Pellacani (finisce oggi di scontare le 3 giornate di squalifica rimediate con la Vis e tornerà a disposizione per la gara di domenica) e Lancini due torri formidabili. In mediana e in attacco gli unici “superstiti” di Pineto saranno Dagasso e Merola, dato che a centrocampo si rivedranno dal 1' Valzania e Squizzato mentre in avanti ci sarà spazio dal calcio di inizio per Alberti e Cangiano. Partiranno dunque dalla panchina il capocannoniere Ferraris e Tonin, quest'ultimo ormai scivolato nelle gerarchie dietro anche al giovanissimo Arena e al jolly Bentivegna. Oggi si prevede una scarsa affluenza di pubblico, dato l'orario pomeridiano di un giorno infrasettimanale e il malumore della tifoseria di casa dopo gli ultimi risultati. Resterà inoltre chiusa la Tribuna Adriatica, i cosiddetti "Distinti": l'area all'esterno del settore è stata infatti interdetta al passaggio delle persone a causa di alberi pericolanti.
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