Cascione al debutto: c'è Pescara-Pontedera
Una sorta di spareggio in chiave sesto posto
Mister Emmanuel Cascione ci crede. Crede nella squadra, che a suo dire ha qualità, e crede nella possibilità di lasciare il segno in positivo, anche se il tempo a disposizione è davvero poco. Quanto? Di base solo le 6 partite restanti di regular season più l'eventuale appendice playoff, che è tornata in bilico ma non sembra davvero in discussione, ma mai ipotecare il futuro. Il tecnico, debuttante in serie C, vuole giocarsi un sogno che oggi fa più rima con utopia che non con realtà ma lui proverà, con tutte le forze che ha, a compiere quello che oggi sembra un miracolo calcistico. Ieri mister Cascione per la prima volta da quando è tornato a Pescara ha parlato da allenatore biancazzurro, presentandosi in una nuova veste ad una città che conosce e che ama. Oggi ha già una partita molto importante, quella con il Pontedera che è avanti di 2 punti ed occupa la sesta posizione, ma ritroverà uno stadio Adriatico (calcio di inizio alle ore 17:30) ben diverso da quello che in 3 stagioni da giocatore è stato determinante nelle fortune della squadra. Nessun proclama, tanta umiltà ma idee chiare. Troverà oggi un clima surreale, con la contestazione nei confronti del presidente Sebastiani che prosegue ad oltranza e la tifoseria organizzata che per la terza partita interna di fila diserterà gli spalti nel primo tempo. Cascione è consapevole della situazione ma deve pensare al gruppo e a come farlo tornare a correre. Guidare il Delfino per lui è una grande occasione e oggi pomeriggio parte una nuova avventura, per lui e per la squadra. Ci vorranno almeno un paio di partite per vedere il vero Pescara di Emmanuel Cascione, ma già oggi il nuovo allenatore si aspetta qualche risposta importante dai suoi giocatori. Si parte dal solco tracciato da Zeman e non potrebbe essere altrimenti, non solo perchè continuare su quella scia è logico ma perchè Cascione è stato un giocatore di Sdengo e dal boemo rimase stregato. Si ripartirà dunque dal 4-3-3, ma non sarà un dogma. Si porterà dietro fino alla fine qualche dubbio di formazione, ma in linea generale per questa gara di debutto si affiderà ai giocatori più esperti e solidi anche mentalmente. Dunque, Staver – che lo ha colpito parecchio in positivo – non ruberà il posto all'ex compagno Brosco, che per lui dovrà essere una sorta di vice in campo e farà coppia con Mesik. Floriani e Pierno si giocano un posto da terzino mentre Franchini ed Aloi probabilmente saranno gli scudieri di Squizzato, che per caratteristiche è il playmaker più affine all'idea di calcio che piace a Cascione. “E' il giocatore giusto ma deve crescere in personalità, che ha invece Aloi, e voglio lavorarci. Dagasso ha un gran motore ed è molto maturo per la sua età. In mezzo voglio un giocatore che sia uno schermo davanti la difesa. Vi ricordate Verratti? Era un campione e si mise a disposizione per la fase difensiva, dopo esser partito da dietro perchè giocava Togni all'inizio di quell'anno fantastico”. In avanti, stante la squalifica di Cangiano e l'indisponibilità di Vergani (che potrebbe tornare tra i convocati per il posticipo con l'Entella in data 8 aprile), spazio a Merola, Cuppone ed Accornero.
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