Pontisso, Iemmello e Vivarini: le mille storie a margine di Pescara-Catanzaro
Anche nel ricordo di Bruno Pace la partitissima
Nel ricordo del compianto Bruno Pace, la marcia di avvicinamento a Pescara-Catanzaro, partitissima del Girone C, si sta consumando velocemente. In Calabria la squadra sta lavorando sodo, consapevole dell'importanza, non solo per la classifica ma anche per il morale, che i 90 minuti dell'Adriatico avranno nell'economia della stagione di entrambe le squadre, Crotone – ovvero il terzo incomodo – permettendo. Mantenere l'imbattibilità stagionale, che consta attualmente di 12 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta con 39 gol fatti e 6 subiti (differenza reti di +33) in 14 gare, e distanziare ulteriormente il Pescara, o almeno mantenere intatto il gap, è l'obiettivo di mister Vincenzo Vivarini, per il quale il ritorno da avversario all'Adriatico non è mai banale. Imbattuto da giocatore contro il Delfino, dove è stato per un triennio nel vivaio, da allenatore, carriera iniziata proprio a Pescara in tandem con De Rosa dopo l'esonero di Ammazzalorso nel dicembre 2006, in 4 incroci ha vinto 3 volte (alla guida di Empoli, Ascoli e Virtus Entella) e pareggiato la quarta gara, esattamente 4 anni fa (era il 25 dicembre 2018, il match Pescara-Ascoli 1-1 con reti di Brugman ed Ardemagni).
Il tecnico di Ari però non può pensare al passato, ma concentrarsi solo sul presente e deve valutare le condizioni del greco Dimitrios Sounas, che sta smaltendo un risentimento muscolare all'adduttore. E c'è ottimismo: gli esami strumentali per accertare l’entità del fastidio avrebbero infatti lasciato più di uno spiraglio aperto per un recupero lampo e l’allarme parrebbe dunque poter rientrare. In ballottaggio per l'eventuale sostituzione ci sono comunque l'esperto Bombagi e l'ex di turno Simone Pontisso. “Sono stato 6 mesi in biancazzurro, ma affronterò la gara con tanta tranquillità, come tutte le altre”, le parole di Pontisso. “A fine stagione dopo l'eliminazione dai playoff sono rimasto svincolato e ho scelto l'opzione giallorossa. A Catanzaro mi sono trovato bene sotto tutti i punti di vista, stiamo facendo ottime cose e mi auguro si possa continuare così. Credo che il primo posto ce lo giocheremo sino alla fine con Pescara e Crotone ed è per questo che la sfida di domenica è assai importante. Vogliamo regalare una gioia ai 1.500 tifosi che ci seguiranno in Abruzzo”. Nonostante i numeri strepitosi del Catanzaro, il Pescara è lì, ad un tiro di schioppo, e il capitano giallorosso Luca Martinelli non si fida. “Sappiamo che stiamo facendo qualcosa di importante ma, allo stesso tempo, cerchiamo di vivere questa annata senza perdere la concentrazione e con la maturità di sapere che la stagione è ancora molto lunga”, le sue parole. “Stiamo andando forte, allo stesso modo di Pescara e Crotone, ma penso che avremmo potuto fare ancora meglio. Dobbiamo solo continuare a lavorare e fare quello che stiamo facendo per raggiungere l’obiettivo finale”.
Per provare a sbancare l'Adriatico, Vivarini punterà ancora una volta su Biasci e Vandeputte e, soprattutto su, Pietro Iemmello, capocannoniere del raggruppamento con 9 reti, che in passato più volte è stato vicino in sede di mercato al Delfino, senza mai poi convolare a nozze. E Iemmello avrà un motivo in più per cercare di incidere: dimenticare il playout di B del 2020, quando giocava con il Perugia. Nella sfida di ritorno, risolta alla lotteria dei calci di rigore, Iemmello – poi finito nel mirino dei tifosi del Grifo – si fece ipnotizzare dagli undici metri da Vincenzo Fiorillo, errore poi risultato decisivo per le sorti dello spareggio.
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