Arezzo - Pescara 0-0, le pagelle dei biancazzurri
Delfino poco convincente in Toscana, Plizzari e la buona sorte evitano la sconfitta
Anche questo campionato 2024-2025 del Pescara, tanto dei giocatori che scenderanno in campo quanto del suo allenatore, verrà valutato - partita dopo partita - dalle nostre pagelle quest’anno affidate al giornalista Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu. Buona lettura!
PLIZZARI, voto 7,5: ha anche lui una piccola incertezza, ma poi soprattutto nel secondo tempo sarà
determinante salvando porta e risultato al 63’, all’84’ e all’86’ compiendo autentici miracoli;
STAVER, voto 6: fa rimpiangere Pierozzi. Fa il compitino, ma niente di più e sul finale della partita rischia
anche di fare autogol;
BROSCO, voto 6,5: al 14’ un suo colpo di testa lambisce il palo della difesa aretina. Sarà l’unico vero
tentativo di gol del Pescara. Per il resto copre bene in difesa e soprattutto al 25’ neutralizza una chiara
occasione da rete toscana;
PELLACANI, voto 6,5: insieme a Plizzari e a Brosco è “co-autore” della saracinesca biancazzurra che riuscirà
a strappare un punto d’oro ad Arezzo;
CRIALESE, voto 6: fa il suo, ma non dà la spinta necessaria per smistare buoni palloni in avanti;
VALZANIA, voto 6: non irresistibile in fase di recupero, si impegna, ma le sue azioni non hanno dato il
risultato sperato in avanti;
SQUIZZATO, voto 4: una partita no per il mediano biancazzurro, completamente fuori fase. Due suoi errori
al 18’ e al 25’ innescano due azioni pericolosissime dell’Arezzo. Quindi la sostituzione di Baldini e il lancio
della casacca a terra di protesta, peraltro condannata dallo stesso Baldini;
MEAZZI, voto 6: nel suo ruolo di mezz’ala non dispiace, ma non rende per quello che ci si attendeva;
BENTIVEGNA, voto 6: da dietro arrivano pochi palloni, ma fa troppo poco per quella che è la sua classe;
VERGANI, voto 5: da dietro arrivano pochi palloni, ma quei pochi che gli capitano tra i piedi vengono tutti
vanificati. Non riesce nessuna conclusione. Spesso cade o perde palla. Non va;
CANGIANO, voto 6: fa una partita di sacrificio, ma in attacco è sterile;
TUNJOV (dal 36’), voto 6: rileva Squizzato ed entra con tutt’altra motivazione, anche troppa considerando
che rimedia un’ammonizione un minuto dopo. Ma al di là della determinazione, comunque non riuscirà a
portare a termine nessuna conclusione degna di nota;
MORUZZI (dal 46’), voto 6,5: come sempre il suo ingresso darà maggior spinta alla sua fascia, ma
comunque non riuscirà a cambiare le sorti del match;
FERRARIS (dal 46’), voto 6,5: rileva Bentivegna ridando brio alla manovra avanzata biancazzurra, tant’è
vero che al 49’ viene atterrato in area, ma l’arbitro Lovison non gli assegna un rigore piuttosto evidente;
MEROLA (dal 61’), voto 6: nonostante la febbre, scende comunque in campo ma l’unica sua azione degna
di nota è viziata da un fuorigioco;
DE MARCO (dal 61’), voto 6,5: rileva Meazzi restituendo un po’ più di propositività alla manovra
biancazzurra, ma non basterà;
Mister Baldini, voto 7: come sempre le prova tutte per far sprigionare le energie e le giocate migliori alla
squadra. Non ha esitato a cambiare un assente Squizzato, rimproverandolo per le proteste da buon padre
di famiglia, utilizzando tutti i cambi a disposizione per rilanciare l’assente manovra del Pescara, ma la
squadra non ha risposto. Anche la migliore “magia” non si realizza senza la determinazione dei suoi
interpreti.
Credit Mucciante - Pescara Calcio
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