Delli Carri:" A Lucca due anni splendidi. Noi dobbiamo essere più cinici.."
Le parole del ds biancazzurro a Rete 8
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Il momento in casa Pescara non è dei migliori: i biancazzurri nelle ultime due gare hanno raccolto solo un punto. All'orizzonte c'è l'insidiosa trasferta di Lucca(in programma domenica 22 ottobre alle 18:30), dove i ragazzi di Zeman sono chiamati ad una netta inversione soprattutto sul piano della cattiveria agonistica. Ha parlato di questo e altro a Rete 8 il ds Delli Carri (che è stato un giocatore della Lucchese diversi anni orsono ormai).
SUL MOMENTO DELLA SQUADRA:" Non sono preoccupato. Sono state due partite particolari. Abbiamo sbagliato tanto sotto porta. Ma quando una squadra crea diverse palle gol un dirigente è sempre tranquillo. Serve più cinismo, maggiore freddezza. Ma tutto questo fa parte del percorso di crescita"
CIRCA IL GIRONE B E LE SUE INSIDIE:" Girone equilibrato. Le piccole o presunte tali danno tutte del filo da torcere. Ho visto Cesena-Sestri Levante. Sono rimasto impressionato dai liguri che hanno disputato una grande gara. Hanno una chiara identità. Sono andati al “Manuzzi” a fare la partita. Questo significa che non ci sono avversari facili. Bisogna avere pazienza. Del resto sono stati giocati solo 8 incontri ma noi ci siamo"
SUL PROSSIMO AVVERSARIO:" La Lucchese è un’altra bella realtà del girone. Non specula affatto sul risultato ed è molto organizzata in fase di non possesso. Gorgone (ex calciatore del Pescara stagione 2003-04) sta svolgendo un buonissimo lavoro"
SUL PASSATO DA CALCIATORE CON LA MAGLIA ROSSONERA:" A Lucca ho vissuto due anni splendidi. Tanti bei ricordi. Grandi allenatori come Lippi e Orrico. Avevo 20 anni. Era una serie B di alto livello. Con Lippi, la prima stagione, abbiamo lottato per la promozione. Lì ho lasciato tanti amici. Dei miei ex compagni, a parte Eusebio (Di Francesco) con il quale il rapporto di amicizia si è consolidato nel tempo, ricordo i vari Di Stefano, Russo, Paci, Pascucci, Rastelli, Landucci e tutti gli altri. Eravamo una gran bella famiglia”.
FOTO RETE 8
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