Il Pescara a Cittadella per sfatare un doppio tabù
Tombolato campo storicamente ostico, Venturato vera bestia nera dei biancazzurri
Turno infrasettimanale molto importante per Pescara e Cittadella, chiamati in Veneto a dar vita ad una gara con 3 punti pesanti per diversi motivi. I granata devono rilanciare una classifica che langue, i biancazzurri devono dare continuità di punti e rendimento nella propria striscia aperta che parla di 2 vittorie ed un pari nelle ultime 3 gare disputate.
VENTURATO BESTIA NERA- Da quando guida il Cittadella, infatti, il tecnico veneto in 4 partite ha sempre raccolto il massimo, cioè 4 vittorie. Due anni fa espugnò l'Adriatico per 2-1 e regolò i biancazzurri al Tombolato per 2-0, nella scorsa stagione vinse di misura in Abruzzo per poi calare il poker in Veneto nel match di ritorno (4-1) ed adesso vuole centrare la cinquina di successi personali contro il Delfino per rilanciare le ambizioni di una squadra partita in questa stagione con il freno a mano tirato
TOMBOLATO CAMPO OSTICO - La gara di oggi sarà l'ottava nella storia al Tombolato tra Cittadella e Pescara, i biancazzurri hanno vinto solo in 2 circostanze, con Zeman e Marino (leggi qui). L’ultimo successo del Delfino in Veneto risale al 9 novembre 2013, 0-1 con gol vittoria di; il 10 marzo 2012 il primo acuto con Zeman in panchina: 1-2 il punteggio con reti di Busellato, ora biancazzurro, Sansovini e Insigne per il Delfino. In totale 4 ko e un solo pareggio il 1 ottobre 2000 con reti di Sturba e Giampaolo.
QUI PESCARA - “Valuterò come stanno i ragazzi e poi deciderò“, le parole di Zauri dopo il pari col Cittadella. Più che possibile il ricorso al turnover, dunque, anche in vista della gara interna col Crotone di Venerdi, terzo match in meno di una settimana per i biancazzurri chiamati a un vero e proprio tour de force. Essendo ad inizio stagione e non ancora con una forma fisica ottimale ed una fisionomia di gioco granitica, il ricorso alla panchina può essere un’arma vincente e in tal senso parecchi dubbi di formazione verranno sciolti solo in extremis. Ma è chiaro che ci sarà più di un cambio rispetto all'undici anti Entella di sabato (cambieranno probabilmente i terzini, una mezz'ala e rientrerà Bettella; ballottaggio consueto Brunori-Maniero come centravanti).
QUI CITTADELLA - Sono appena 3 i punti conquistati infatti dalla finalista perdente dei playoff 208-19, che ha centrato una sola vittoria in campionato (in casa contro il Trapani per 2-0 con reti di Celar e Diaw) e collezionato 3 sconfitte, l'ultima delle quali di misura ad Empoli grazie ad un rigore comminato dall'arbitro pescarese Giacomo Camplone dopo appena 3 minuti di gioco e trasformato da La Gumina. Il continuo paragone con la favolosa cavalcata dell'anno scorso, con la serie A sfumata di un soffio, sta minando le certezze di un ambiente che è dovuto tornare con i piedi per terra. “Dobbiamo pensare solo a quest'anno, evitando paragoni continui con la scorsa stagione", è il mantra che ripete da settimane mister Venturato per stoppare sul nascere i malumori di una piazza che, come ha detto il freschissimo ex Mirko Drudi, consente a squadra e staff tecnico di lavorare serenamente e senza pressioni. Ma è evidente che qualcosa è cambiato anche nei pressi del Tombolato, l'asticella delle aspettative si è alzata e il peso delle responsabilità rischia di schiacciare una squadra non abituata a convivere con l'obbligo di disputare un campionato di vertice. I risultati, è noto, restano l'unica medicina possibile per lenire tensioni e riportare la tranquillità: ecco perchè battere il Pescara diventa molto importante, forse fondamentale, anche se si è solo alla quinta giornata di campionato. “Quello che abbiamo fatto va riposto in bacheca, quello che dobbiamo fare quest’anno va costruito con voglia e partecipazione da parte di tutti. Ora serve rafforzare la nostra identità, che a Empoli, almeno un po’, si è vista”, è tornato a ribadire il tecnico granata nel post sconfitta in Toscana per chiamare a raccolta la tifoseria in vista della gara di oggi
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