Prima squadra

Statistiche a confronto: il girone di ritorno degli ultimi 10 anni

Domina Zeman con 44 punti. Malissimo poi in A con 2 punti in 19 partite

11.05.2021 00:02

A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - 

La stagione si è appena conclusa e dopo 11 anni tra Serie B e A (9 campionati cadetti e 2 nella massima serie) il Pescara fa ritorno in Serie C. Ricordate le statistiche sul girone d’andata degli ultimi 10 anni che vi proponemmo a gennaio? Bene, quest’oggi parleremo della seconda metà del campionato partendo dalla Serie B 2010-11 fino a quest’ultima che si è conclusa in maniera indecorosa. 

Nella stagione 2010-11, vale a dire quella del ritorno in B con Di Francesco, il Pescara ottenne nel girone di ritorno 22 punti, frutto di 6 vittorie, 4 pareggi ed 11 sconfitte che valsero la permanenza in cadetteria dei biancazzurri. L’anno successivo il Delfino di Zeman tornò in Serie A dominando il campionato, chiudendo al primo posto con 83 punti, alla pari del Torino ma per differenze reti e scontri diretti il Pescara vinse la Coppa Ali della Vittoria, e nella seconda parte di campionato ottenne 44 punti (14 vittorie, 2 pareggi e 5 k.o.).

Il girone di ritorno nella massima serie l'anno dopo si verificherà il peggiore di questi 10 anni. E pensare che all’andata i biancazzurri guidati prima da Stroppa (dimissosi dopo la sconfitta di Siena) poi da Bergodi chiusero a quota 21 punti, con la storica vittoria del Franchi contro la Fiorentina per 0-2 a chiudere il girone d'andata. Da lì in poi il Pescara raccoglierà solo 2 miseri punti (pareggi per 1-1 al Barbera contro il Palermo e all’Olimpico contro la Roma di Andreazzoli), retrocedendo a testa bassissima sotto la guida del duo Bucchi-Nobile.

La seconda frazione del girone di ritorno, al ritorno in Serie B, iniziò sotto la guida di Pasquale Marino con ben 5 sconfitte consecutive. Dopo il k.o. di Bari il tecnico siciliano venne esonerato per poi essere sostituito da Serse Cosmi e sotto la sua gestione il Pescara raccolse 18 punti (4 vittorie, 6 pareggi e 11 sconfitte) ottenendo la salvezza chiudendo al 15° posto in graduatoria.

L’anno successivo, stagione 2014-15, con la gestione Baroni-Oddo, gli adriatici portarono a casa 33 punti (30 Baroni e 3 Oddo visto che giocò l’ultima con il Livorno che valse la qualificazione ai play-off poi persi a Bologna) totalizzando 9 vittorie, 6 pareggi e altrettante sconfitte (non contano gli spareggi ma solo il girone di ritorno della stagione regolare). 

L’ex Campione del Mondo venne confermato sulla panchina biancazzurra e questa volta vinse i play-off contro la rivelazione del torneo, il Trapani di Cosmi. Nel girone di ritorno Oddo ottenne 2 punti in più rispetto alla passata stagione, ovvero 35, totalizzando 10 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. 

Nella massima serie le cose non andarono benissimo. Oddo venne sollevato dall’incarico lasciando la squadra all’ultimo posto in classifica con 9 punti (da considerare lo 0-3 a tavolino contro il Sassuolo ma sul campo sono da considerare solo 6 punti conquistati). Al suo posto tornò Zdenek Zeman, che esordì in casa contro il Genoa con un roboante 5-0 ma chiuse comunque all’ultimo posto e sotto la sua gestione il Delfino raccolse 9 punti (2 vittorie, 3 pareggi e 14 k.o.)

In cadetteria Zeman ebbe tante difficoltà per poi essere sollevato dall’incarico dopo la sconfitta del Tombolato contro il Cittadella ma sotto la sua guida, nel girone di ritorno, il tecnico ottenne 8 punti in 7 gare, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Epifani, chiamato al posto di Zeman, fece peggio: 1 punto in 5 gare (2-2 contro l’Avellino e 4 sconfitte); arrivò poi Bepi Pillon, che riuscì a salvare la squadra senza passare per i play-out (2 successi, 5 pareggi e 2 sconfitte). In totale il Pescara raccolse 20 punti.

La stagione successiva, ancora in B e con Pillon in panchina, il Pescara faticò molto rispetto al girone d’andata, chiuso al secondo posto alle spalle del Palermo. Nella seconda parte del campionato il Pescara si piazzò al quarto posto in graduatoria portando a casa 3 punti in più rispetto alla stagione precedente (5 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte). I biancazzurri si qualificarono ai play-off ma persero in semifinale contro il Verona di Aglietti (0-0 al Bentegodi e 0-1 a Pescara).

Zauri venne scelto al posto del tecnico di Preganziol, promosso dopo la promozione con la Primavera biancazzurra. Il tecnico di Pescina, nel girone d’andata, fece ben 26 punti in 19 gare nonostante non ci fossero buoni rapporti con lo spogliatoio. A gennaio 2020, la prima gara del girone di ritorno, i biancazzurri persero contro la Salernitana di Ventura (1-2 all’Adriatico) e Zauri rassegnò le dimissioni. Al suo posto ecco un altro esordiente, Nicola Legrottaglie, che partì bene con 2 successi (0-2 col Pordenone e 2-1 con il Cosenza) nelle prime 2 gare. Legrottaglie venne esonerato dopo il ritorno in campo post lockdown (iniziò battendo la Juve Stabia poi retrocessa, ma dopo quell'acuto il nulla) e sotto la sua gestione il Delfino conquistò 13 punti in 12 partite (4 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte). Ed ecco il terzo esordiente, Andrea Sottil, chiamato per le ultime 6 gare per salvare il Delfino. Sottil vinse una sola partita, quella contro il retrocesso Livorno, 3 pareggi e 2 k.o., retrocedendo sul campo all’ultima giornata ma graziato a causa dei problemi societari del Trapani. Il Pescara vinse il play-out contro il Perugia di Oddo condannando il Grifo alla C. Sommando le gestioni Legrottaglie-Sottil il Pescara totalizzò solo 19 punti in partite (5 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte).

La stagione successiva era impossibile fare peggio? Beh, la società c’è riuscita. Sollevando Sottil e richiamando Oddo, retrocesso 10 giorni prima con il Perugia. Il secondo mandato dell’ex Campione del Mondo è stato un vero disastro: soli 4 punti in 9 gare (1 vittoria, 1 pareggio e 7 sconfitte). Al suo posto venne chiamato Roberto Breda, che sotto la sua gestione totalizza 13 punti in 14 gare (3 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte). Ed ecco il terzo tecnico, il sesto in un anno: Gianluca Grassadonia, che porta a casa un bottino di 15 punti in 15 gare (3 vittorie, 6 pareggi e 6 k.o.). Nel giorne di ritorno 16 punti totali. Il risultato una mestissima retrocessione aritmetica in C.

 

CAMPIONATIGRADUATORIA CAMPIONATOPUNTI GIRONE RITORNOVITTORIE, PAREGGI, SCONFITTEFINE STAGIONEALLENATORI
SERIE B 2010-1113°22 6V, 4P, 11SSALVEZZA IN BDI FRANCESCO
SERIE B 2011-1244 14V, 2P, 5SPROMOZIONE IN SERIE AZEMAN
SERIE A 2012-1320°0V, 2P, 17SRETROCESSIONE IN SERIE BSTROPPA-BERGODI-BUCCHI
SERIE B 2013-1415°18 4V, 6P, 11SSALVEZZAMARINO-COSMI
SERIE B 2014-1533 9V, 6P, 6SPLAY-OFF PERSIBARONI-ODDO
SERIE B 2015-163510V, 5P, 6SPROMOZIONE IN SERIE A CON PLAY-OFFODDO
SERIE A 2016-1720°2V, 3P, 14SRETROCESSIONE IN SERIE BODDO-ZEMAN
SERIE B 2017-1816°20 4V, 8P, 9SSALVEZZAZEMAN-EPIFANI-PILLON
SERIE B 2018-1923 5V, 8P, 5SPLAY-OFF PERSIPILLON
SERIE B 2019-2017°19 5V, 4P, 10SSALVEZZA PLAY-OUTZAURI-LEGROTTAGLIE-SOTTIL
SERIE B 2020-2121°16 3V, 7P, 9SRETROCESSIONE IN SERIE CODDO-BREDA-GRASSADONIA

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