Nel recupero la doccia gelata: #PescaraAscoli 2-3
All'Adriatico è andata così...
5 gol, mille emozioni e un ko in extremis che può essere letale per le speranze salvezza dei biancazzurri: Pescara-Ascoli 2-3 è tutta qui. Momento decisivo è il 35' del primo tempo, quando Scognamiglio lascia i suoi in 10 per un doppio giallo che poteva compromettere tutto, anche perchè immediatamente Bidaoui aveva portato avanti i suoi. Ma i bianconeri non avevano fatto i conti con Dessena che prima pareggia immediatamente e poi in avvio di ripresa porta avanti i suoi. Anche stavolta il vantaggio dura poco, perchè Dionisi riporta tutto in parità. Che però cade in pieno recupero, con il gol di Bajic che è pesante come un cazzotto in pieno volto.
La gara. Grassadonia lascia ancora in panchina Machin, conferma Guth nonostante il ritorno di Drudi e rilancia in mediana Busellato e Memushaj. Si rivede in panchina Balzano. In casa Ascoli, Sottil sceglie Dionisi e Bidaoui avanti. C'è una curiosità scaramantica tra i bianconeri: anche stasera i giocatori indosseranno i calzettoni rossi, come col Venenzia nell'ultimo turno. E' un omaggio a Costantino Rozzi, lo storico presidente che morì il 18 dicembre 1994: venivano indossati una volta sola in prossimità del turno natalizio ma nella scorsa stagione, dopo il lockdown, l'attuale patron Pulcinelli ha imposto che venissero indossati nelle ultime 9 gare con Dionigi in panchina. Il risultato? 14 punti fatti e salvezza in cassaforte e allora il patron ci riprova… La curiosità più importante, però, è che nel marzo 2020, proprio in un Pescara-Ascoli (2-1 il punteggio finale, con reti di Busellato, Morosini e Memushaj), lo stadio Adriatico vide la sua ultima partita a spalti completamente aperti prima dello scoppio della pandemia.
Il peso della posta in palio, davvero altissima stasera, si fa sentire sin dai primi minuti. Dionisi ci prova al 5' dopo un'azione personale, ma va lontanissimo dal bersaglio grosso. In generale, però, la partita a scacchi sembra avere tutte le pedine nel posto giusto, esattamente come nei desiderata dei due strateghi delle panchine: a prevalere sono le contromosse sulle mosse. La conseguenza è che le squadre sono contratte, più attende a non prenderle che a darle. Sembra un incontro di boxe, con i pugili a studiarsi prima di tentare l'affondo. Al 12' Fiorillo alza in corner un calcio di punizione diretto di Sabiri, che non si è lasciato spaventare dalla distanza e ha provato a battere direttamente a rete (nessun sviluppo dal corner conseguente). Leggero possesso palla prevalente per gli ospiti e padroni di casa più rapidi nei tentativi di ripartenza: i primi 20 minuti si esauriscono così, senza alcun vero sussulto. Al 21' il tentativo ancora di Sabiri, questa volta da azione, sibila velenoso alla sinistra di Fiorillo, che comunque era sulla traiettoria. Il 4-3-3 atipico disegnato da Grassadonia non regala fluidità di manovra al Pescara, ma consente comunque di coprire bene gli spazi in fase di non possesso grazie al sacrificio dei due esterni e dello stesso Odgaard. Al 24' ammonito Scognamiglio: diffidato, ha ricevuto il giallo per un fallo su Dionisi e quindi salterà la trasferta di Vicenza (la punizione susseguente ha visto la risposta coi pugni di Fiorillo sul tentativo del solito Sabiri). Al 29' coi piedi Fiorillo dice no a Buchel che era in posizione assai favorevole per far male. Meglio l'Ascoli del Pescara nei primi 30': i bianconeri, stasera in completo totalmente nero se non per i già citati calzettoni, si fanno vedere di più dalle parti del portiere avversario di quanto non facciano Galano e soci, ma senza creare in realtà occasioni memorabili o veramente ghiotte. Al 36' espulso Scognamiglio: secondo giallo per fallo da ultimo uomo su Bidaoui e rosso inevitabile. Corre subito ai ripari Grassadonia e al 39' richiama in panchina Galano per inserire Sorensen (e non Drudi, abbastanza a sorpresa). Nemmeno il tempo di saggiare il campo per il danese, che Bidaoui fa uno slalom degno di Alberto Tomba e batte Fiorillo per il vantaggio ospite. Palla al centro e pari biancazzurro: Odgaard calcia da fuori, Quaranta fa muro al limite dell'area piccola dopo una prima deviazione di un compagno (Avlonitis) ma proprio sui piedi di Dessena che, posizionato come un avvoltoio nel posto giusto al momento giusto, ha gioco facile per il suo primo gol biancazzurro (41'). Davvero importante. Non accade alto nel finale di frazione, le squadre quindi vanno negli spogliatoi sul punteggio di 1-1.
Si riparte con Corbo per Pinna nell'Ascoli e Ceter per Maistro nel Pescara (che passa dunque ad un 4-3-2). Tanti errori in avvio, in particolare quello di Memushaj che spalanca la via della rete a Saric, che però scivola sul più bello in un 2 vs 1 potenzialmente letale. Al 48', però, accade l'impensabile: ancora Dessena decisivo per il 2-1 biancazzurro. Palla vagante in area ascolana, Ceter di tacco cerca di indirizzarla verso la porta ma c'è in agguato ancora Dessena che sul filo del fuorigioco batte Leali per il 2-1. Al 52' la doccia fredda: Dionisi di testa beffa una difesa immobile su cross di Saric e rimette tutto in parità. Non ci voleva. Sottil ora ci crede e al 57' getta nella mischia Parigini per Buchel al fine di sfruttare la superiorità numerica. La partita ora è aperta e avvincente, la sensazione è che potrebbe accadere davvero di tutto da un momento all'altro. Al 64' Grassadonia sostituisce un Memushaj non al meglio con Rigoni. Dionisi è una costante spina nel fianco della retroguardia pescarese, Grassadonia deve il prima possibile trovare le contromisure per evitare ulteriori guai. Più possesso palla palla, inevitabilmente, per l'Ascoli, che prova a cambiare il fronte d'attacco con circolazione fluida per trovare il pertugio giusto dove infilarsi. Ma il Pescara copre con attenzione e lotta con ardore, consapevole che l'inferiorità numerica richiede un surplus di sforzo ai 10 giocatori rimasti in campo. Altro cambio offensivo per Sottil al 73': fuori Sabiri e dentro Bajic (che Oddo avrebbe voluto a Pescara). Al 77', Bellanova sulla linea di porta nega il 2-3 a Kragl, sostituendosi a Fiorillo e respingendo con la testa la conclusione del tedesco. Al minuto 85 la pressione del Pescara, generosa, produce un colpo di testa a lato di Odgaard. Lapartita riprende con Machin per Busellato nell'ultimo slot utilizzato da Grassadonia. La risposta ascolana è in un tiro dalla distanza del nuovo entrato Caligara che Fiorillo in due tempi blocca. Nel recupero la doccia fredda. Bajc sigla il gol del 3-2 chiudendo la partita e forse i conti nella lotta salvezza…
Il tabellino:
PESCARA-ASCOLI 2-3
MARCATORI: 40' Bidaoui (A), 41' e 48' Dessena (P), 52' Dionisi (A), 92' Bajc (A)
PESCARA: Fiorillo; Bellanova, Guth, Scognamiglio, Masciangelo; Memushaj (64' Rigoni), Dessena, Busellato (86' Machin); Galano (39' Sorensen), Maistro (46' Ceter) Odgaard. All.Grassadonia.
ASCOLI: Leali; Pinna (46' Corbo), Avlonitis, Quaranta, Kragl; Eramo, Buchel (57' Parigini), Saric (80' Caligara), Sabiri (73' Bajic); Dionisi, Bidaoui (80' Cangiano). All. Sottil.
Espulso: Scognamiglio (P) al 35' per doppia ammonizione
Ammoniti: Scognamiglio (P), Pinna, Buchel, Eramo (A)
Arbitro: Di Bello di Brindisi
Guardalinee: Mastrodonato--Fiore
Quarto uomo: Amabile
Commenti