Dopo Camplone e Marino, un altro ex sulla strada biancazzurr...A
Non c’è due senza tre? E’ ciò che sperano i tifosi del Pescara che a strettissimo giro di posta si augurano di eliminare il terzo grande ex. La lotteria dei playoff, infatti, ha posto di fronte ai biancazzurri tre tecnici con un passato pescarese. Prima Camplone (coadiuvato da Dicara) con il Perugia, poi Marino ed il suo Vicenza ed ora Delio Rossi nella doppia finale che mette in palio un posto in Serie A. Strani incroci del destino, dunque. L’ultimo ostacolo per il sogno promozione è ancora guidato da un ex, che tra l’altro conosce benissimo Oddo per averlo avuto alle sue dipendenze alla Lazio. Rossi, subentrato in corsa a Lopez, non è riuscito a portare il Bologna all’approdo diretto in A (vero obiettivo stagionale dei felsinei), e deve necessariamente vincere i playoff per avere il rinnovo automatico e per non far consegnare al team rossoblù l’annata agonistica con un segno meno nel bilancio. Sportivo e non solo. Per centrare i due obiettivi, Delio Rossi dovrà battere il suo passato. Due le sue esperienze pescaresi (potevano essere tre in epoca recente, ma il matrimonio ter non si è mai consumato). Nel 1996 guida il Delfino, la squadra rimane imbattuta per le prime 12 giornate ma in seguito a un calo di forma nel girone di ritorno manca la promozione in A chiudendo al sesto posto. Torna poi a Pescara nel 2001, è esonerato e poi richiamato per concludere il campionato che termina però con la retrocessione degli adriatici in Serie C1.
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