Resta un solo obiettivo per il Pescara
Il punto
Addio primo posto. Il pari interno con la Virtus Entella di domenica è l'epitaffio sui residui sogni di grandezza di un Pescara che non sa più vincere. Anche se si fosse mandata ko la capolista, la rincorsa alla promozione diretta, dopo due mesi da brividi, sarebbe stata molto difficoltosa, con ben 7 punti da recuperare, anche se non impossibile da centrare con ancora 13 partite a disposizione e nonostante la presenza di Ternana e Torres tra l'Entella e i biancazzurri. Il pareggio mandato agli archivi davanti a poco più di 3mila tifosi conferma però il distacco di 10 punti dalla vetta ed ha il sapore della resa definitiva. Il sogno del ritorno in serie B a questo punto passerà dalla lotteria playoff e da qui a fine regular season l'obiettivo non può che essere uno solo: provare ad ottenere la migliore posizione possibile in graduatoria per accorciare il cammino degli spareggi e ottenere quei (pochi) vantaggi che si hanno in termini di fattore campo nell'estenuante maratona di fine stagione. Mister Silvio Baldini crede ancora nel salto di categoria. Anche nei momenti migliori della sua squadra, quando con numeri da record guidava il Girone B, diceva di essere certo di regalare ai tifosi la promozione a maggio, a prescindere dal posizionamento finale della truppa. Che fosse il primo posto, l'unico a garantire il ritorno in cadetteria senza appendice post season, oppure il decimo, l'ultimo disponibile per accedere alle partite ad eliminazione con in palio un solo pass per la B, il 66enne tecnico toscano ha sempre sostenuto di poter compiere il capolavoro. Lo ha detto e ribadito più volte. E quelle parole che all'epoca sembravano dettate più da cautela e da scaramanzia che non da altro, oggi sono l'appiglio al quale si aggrappa con forza la tifoseria, che crede ancora nel suo condottiero ma che ha perso fiducia in una squadra che sperava fosse puntellata dalla società sin da inizio mercato con un centravanti prolifico e che vede da settimane in chiara, netta ed inequivocabile involuzione. Lo dicono il contenuto delle prestazioni e lo sottolineano i numeri in tutta evidenza. Dall'ultima vittoria, datata 30 novembre, quando solo in superiorità numerica il Pescara riuscì a battere a domicilio un Gubbio in grave emergenza, sono arrivati 5 pareggi e 3 sconfitte, un cammino da censura e non di certo da promozione. Il pari con l'Entella, però, rispetto ai precedenti rappresenta un'iniezione di fiducia anche se ha fatto perdere ancora una posizione in graduatoria alla truppa. Non era facile arrestare la marcia di una squadra reduce da 5 vittorie di fila e che in stagione ha perso una sola gara, proprio quella dell'andata, ed il piglio mostrato nella ripresa, al netto delle consuete ed ormai note lacune, lascia ben sperare per il volatone finale. Da domenica a Carpi parte un nuovo campionato per il Pescara, che più che alla rincorsa all'Entella o alla Ternana adesso deve puntare a scavalcare almeno Vis Pesaro e Torres per centrare il terzo posto finale.
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