Contro la Recanatese si cambia

Stavolta si cambia, un po' per scelta e un po' per necessità. Arrivati alla terza gara in 8 giorni a chiusura di un mese di ottobre senza soste con 8 partite ravvicinate, mister Zdenek Zeman mescolerà un po' le carte, pur non stravolgendo del tutto la squadra. Per la sfida alla Recanatese prevista domani allo stadio Adriatico alle ore 18:30, infatti, non verrà proposto per la terza volta di fila l'undici inizialmente visto con Lucchese e Torres, che poi era stato anche quello schierato al calcio di inizio delle vittorie con il Gubbio in casa e la Spal in trasferta, ma non ci sarà la rivoluzione totale della formazione iniziale come nell'infrasettimanale del 19 settembre con il Sestri Levante, quando il tecnico boemo avvicendò ben sette uomini rispetto alla precedente partita (il 3-2 interno con l'Arezzo). Zeman ha tutto l'organico a disposizione e questo gli consentirà di poter schierare gli interpreti che reputa più adatti per scardinare il bunker marchigiano, che ha bloccato sullo 0-0 il Perugia giovedì sera, e dunque non sarà l'infermeria ad indirizzare le sue scelte. Il turnover non riguarderà certamente il super Plizzari di questo primo scampolo di stagione, determinante con le sue parate in più di una partita, ma in difesa qualche cambio ci sarà. Milani dovrebbe riappropriarsi della fascia sinistra spedendo Moruzzi in panchina e se così fosse difficilmente verrebbe schierato Floriani Mussolini in luogo di Pierno sull'out opposto: contando che uno dei due centrali dovrebbe rifiatare, infatti, non appare plausibile che Zeman opti per cambiare tre giocatori su quattro della sua retroguardia. Tra Brosco e Mesik, ambedue in diffida, uno infatti partirà dalla panchina per non rischiare di perdere entrambi in caso di nuovo cartellino giallo in vista della sfida alla Carrarese del 5 novembre, assai importante. L'indiziato è il capitano, con Davide Di Pasquale che potrebbe così debuttare in campionato dopo aver collezionato in stagione solo i 90 minuti di Coppa Italia contro la Fermana. In mediana ci sarà un turno di stop per De Marco, nelle ultime uscite è apparso meno brillante e con le pile un po' scariche dopo 564 minuti collezionati nel solo mese di ottobre. Aloi è il deputato principale a prenderne il posto, anche se Franchini è ormai pronto da giorni, scalpita per tornare ad assaporare il clima partita e non è totalmente da escludere un suo rilancio dal 1'. Squizzato e Tunjov saranno gli altri due interpreti in mediana, anche se l'estone accusa un po' di stanchezza. Davanti dovrebbe scoccare finalmente il momento della prima da titolare di Tommasini, perchè l'ipotesi del trio d'attacco con il falso nueve, non totalmente accantonata, verrà in caso proposta in corso d'opera. L'ex Pisa finora è sceso in campo solo da subentrante anche in Coppa Italia, quando è andato a bersaglio nel 6-1 rifilato alla Fermana, e prenderà il posto di Gigi Cuppone, che dopo 10 partite da centravanti titolare morderà il freno. La punta salentina, il cui gioco è molto dispendioso, non sarà dirottata su una corsia esterna del tridente: a destra, infatti, ci sarà ancora una volta Davide Merola, che contro la Torres si è solo parzialmente sbloccato, avendo siglato il gol della speranza quando si era sul punteggio di 0-2. Si è anche divorato un paio di grandi occasioni, una in particolare sui titoli di coda della partitissima, ed ha bisogno di fiducia. Zeman gliela darà, perchè di lui non si priva quasi mai. A sinistra, invece, ci sarà spazio per Cangiano, che il meglio però è riuscito finora a darlo da subentrante con 2 gol da 3 punti l'uno contro Arezzo e Spal. Accornero, che è sembrato un po' scarico con la Torres, partirà dalla panchina ma torverà spazio a gara iniziata. E Vergani? Al momento è fuori dai radar e non sembra possa essere la grande sorpresa della formazione iniziale per l'undicesima giornata. 

FOTO PESCARA CALCIO - MUCCIANTE