Prima squadra

Miracoli e sogni possono attendere. Ecco cosa serve

Realismo, concretezza e... fare mercato

12.08.2024 12:59

A CURA DI MATTEO SBORGIA 

Leccarsi le ferite, capire gli errori, correggere il tiro e ripartire con la speranza ( che deve diventare presto certezza) di non reiterarli più. L'eliminazione in Coppa Italia arrivata per opera dei cugini del Pineto è già un segnale d'allarme per il Pescara. O meglio, se si intende  progredire e migliorare deve per forza di cosa essere così. E' inutile nasconderlo, l'organico a disposizione del tecnico Baldini al momento per caratteristiche non è di certo ideale per il 4-2-3-1, modulo prediletto dal trainer toscano. Contro gli uomini di Cudini si sono visti applicazione, compattezza e buona volontà e poi quasi il nulla in termini di pericolosità e di occasioni create. Inoltre, che senso ha ingaggiare un tecnico di questa caratura e non mettergli a disposizione il materiale tecnico  adeguato? Nessuno secondo noi. Ripetiamo che sfugge la logica della campagna acquisti che Sebastiani e Foggia stanno portando avanti. Perchè se si sapeva di prendere Baldini non è stato rinnovato il contratto a Salvatore Aloi, elemento  perfetto per questo sistema di gioco? Qualcuno(Sebastiani) ce lo spieghi.  Dopo Damiani, molto probabilmente nemmeno Foresta e Accardi arriveranno.   A centrocampo servirebbero come il pane un play di ruolo specifico per una mediana a due e anche un interditore. Franchini e Dagasso, nonostante l'impegno, hanno dimostrato di non avere le caratteristiche adeguate per formare la coppia a 2 nel reparto nevralgico del campo. Squizzato non è un metodista(non dimentichiamolo). Ora più che mai occorrono razionalità e realismo, perchè non si può più sbagliare. A prevalere deve tornare ad essere la logica e non l'ignoto . Ricordiamo che le squadre vanno costruite seguendo un canovaccio specifico. Nell'esperienza biennale di Daniele Delli Carri, al netto degli errori commessi, è stata sempre più o meno chiara la linea che si seguiva. Ora no, si sta andando sembrerebbe  quasi senza cognizione di causa. Ergo, è necessario rendersi conto rapidamente di ciò che non va e metterci riparo da subito. Il tempo passa, anzi fugge. Silvio Baldini è un allenatore mai banale. Le sue analisi e i suoi concetti sono giusti, ma deve prestare attenzione a non romanzare troppo circa le dinamiche calcistiche e gli aspetti tecnici che si trova ad affrontare, le sue interessanti riflessioni senza risultati rischiano seriamente di diventare aria fritta. Questo non è il tempo dei sogni, dei miracoli e delle chiacchiere. Il trainer toscano dovrebbe seriamente riflettere se è il caso di andare avanti mediante la medesima idea di gioco, oppure se dovesse risultare  necessario cambiare modulo. Tale costatazione va fatta subito prima che sia troppo tardi. Anche da parte sua servono fatti e risposte convincenti. Partire con il piede giusto in campionato è troppo importante. Il mercato estivo pone le fondamenta di una compagine, se le stesse non reggono perchè non vengono messe nella giusta maniera, la squadra ne risentirà in maniera irreversibile per tutto il corso della stagione che inevitabilmente sarà compromessa. Tutto ciò lo diciamo al netto delle solite problematiche legate alla lista che è piena e al mercato in uscita bloccato. Anche e soprattutto a queste problematiche vanno trovate rapidamente delle soluzioni. Altrimenti, poi, ci ritroviamo ad avere come l'anno scorso degli equivoci tattici che poi sono stati determinanti in senso negativo per l'andamento deficitario della stagione. E' ovvio che chi non fa non sbaglia. Ma gli errori devono insegnare necessariamente qualcosa, altrimenti si perde solo tempo prezioso. A buoni intenditori poche parole, chi vuol capire capisca. 

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