Super Mancuso mette le ali al Delfino: Pescara-Crotone 2-1
i 90' dell'Adriatico sono andati così...
Una doppietta di Mancuso, un gol per tempo per lui, lancia in orbita il Delfino, che piega la resistenza del crtone, coglie la seconda vittoria in 3 giorni e mantiene dunque la propria imbattibilità. Vanificato l'eurogol di Benali per il momentaneo pari, il Pescara porta a casa tre punti pesantissimi strappandoli ad un Crotone che ora mette in discussione la panchina di Stroppa.
La gara. Pillon a sorpresa lancia Mancuso centravanti, con il rispolverato Marras e Antonucci come esterni: chiaro l'intento di impostare una gara di contenimento e ripartenze. In mediana schierato il presunto centrocmapo titolare, con Machin di nuovo in campo dal 1', mentre in difesa rientrano Balzano e Campagnaro. Nel Crotone, Stroppa rilancia l'ex Stoian come partner di Brugman e consegna le chiavi del centrocampo a Benali. 3-5-2 come da premesse lo schieramento degli Squali.
Sin dall'avvio è il Crotone a gestire il possesso palla, con i biancazzurri corti e compatti che in fase di non possesso si schierano con un 4-5-1 per poi verticalizzare in velocità. Due buone chance per Mancuso sono vanificate dalla segnalazione di fuoigioco da parte del guardalinee Lanotte, ma sulla seconda di queste, al 9', Festa aveva comunque fatto buona guardia (sulla prima, che avrebbe portato il numero 7 a tu per tu con il portiere, la punta era stata fermata sullo scatto). La risposta pitagorica è in un colpo di testa di Budimir, alto di non molto. Al 12', bel tiro da fuori di Faraoni che termina di poco fuori per la disperazione dei 54 tifosi calabresi pesenti all'Adriatico. Al 20' il Pescara passa in vantaggio: Memushaj raccoglie sulla trequarti un rinvio non preciso di Festa, imbecca Mancuso che controlla, si libera in palleggio di un difensore e non lascia scampo all'estremo ospite. 1-0 ed Adriatico in festa. La rete galvanizza i biancazzurri, che pressano alti e cercano di riconquistare palla lontano dalla propria porta per avere meno campo da coprire prima di battere a rete. Il Crotone dal canto suo sembra aver subito psicologicamente lo svantaggio, restano imbrigliati non riuscendo a imbastire una convincente reazione. Pillon inverte spesso gli esterni d'attacco, avendo capito che i suoi hanno preso campo e che possono far male. Ed in effetti va più vicino al raddoppio il Pescara di quanto non si avvicini al pari il Crotone, anche se in fase di rifinitura o di conclusione non c'è precisione. Il Delfino è ora padrone del campo, ma non riesce a scoccare il colpo del ko ad un Crotone alle corde.
Si riparte senza variazioni nelle due formazioni e con il Pescara che mostra un piglio combattivo. Ma è il Crotone a pareggiare con un capolavoro balistico di Benali che ruba palla a centrocampo, vede Fiorillo fuori dai pali e da distanza siderale lascia partire un tiro che si insacca alle spalle del portiere pescarese (4'). Tutto da rifare col Pescara, che dagli sviluppi di un corner con Campagnaro per poco non ripassa immediatamente in vantaggio. Ma è solo questione di tempo: uno stratosferico Brugman conduce palla al piede una ripartenza perfetta, che Mancuso conclude in modo vincente per il nuovo sorpasso. Al minuto 11 Marras con un insidioso diagonale, a conclusione di un contropiede ben orchestrato, per poco non porta a tre le marcature di un bel Pescara, voglioso e pimpante. Ma mai abbassare la guardia: dagli sviluppi di un corner, Marchizza prolunga per Budmir appostato a due passi dal secondo palo ma per fortuna di Gravillon e soci il croato non riesce ad impattare il pallone. Rispetto al primo vantaggio, il crotone è ora in partita e attacca con continuità, ma facendolo presta il fianco alle ripartenze, sempre potenzialmente letali, del Delfino. La gara è dunque vivace ed interessante. Stoian al 23' prova il gol capolavoro, la palla esce di non molto. I pitagorici spingono, con veemenza, ed i biancazzurri sono chiamati ad una gara di grande sacrificio ed intelligenza tattica. Pillon al 29' avvicenda i due terzini destri in organico: Ciofani rileva Balzano. Al 31' Benali da fuori prova a sorprendere Fiorillo, il suo tiro è insidioso ma non precisissimo e termina fuoi. Un minuto dopo secondo cambio per Pillon, che decide di coprirsi facendo esordire Crecco in luogo di Antonucci. Al 35', a tu per tu con Fiore ma da posizione defilata, Marras calcia addosso al portiere avversario, sulla ribattura Mancuso non trova il tap-in vincente. Lo stesso Marras una manciata di secondi dopo avrebbe una nuova chance per chiudere i conti, ma liscia malamente il pallone. Al 41' Stroppa prova l'arma della disperazione inserendo Simy, che lo scorso anno con una rovesciata impose il pari alla Juventus, dunque un attaccante, in luogo di Cuomo, un difensore. Crotone a trazione super offensiva con Budimir, Simy, Nalini e Stoian imbeccati da Benali per il forcing finale. Ma il Pescara è vivo e Pillon per gli ultimi decide di coprirsi ulteriormente, togliendo Marras e inserendo Perrotta. Al 44' Mancuso ha la palla buona per il tris, ma la stessa non entra e comunque il puntero pescarese era stato "pescato" in offside. Al triplice fischio è tripudio all'Adriatico: super Mancuso mette le aliu al Delfino che...spicca il volo!
Il tabellino:
PESCARA-CROTONE 1-1
MARCATORI: 20'pt e 9'st Mancuso (P), 4'st Benali (C)
PESCARA: Fiorillo; Balzano (29'st Ciofani), Gravillon, Campagnaro, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Machin; Mancuso, Marras (43'st Perrotta), Antonucci (32'st Crecco). All. Pillon
CROTONE: Festa; Cuomo (41'st Simy), Golemic, Marchizza; Faraoni, Rohden (24'st Nalini), Benali, Molina (43' Crociata), Firenze; Stoian, Budimir. All. Stroppa
AMMONITI: Brugman (P), Benali, Golemic (C)
ARBITRO: Nasca di Bari
Commenti