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Abodi: "Nel calcio serve trasparenza"

17.02.2015 09:57

Tuona il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi. "Mi aspetto da parte di tutti noi una grandissima assunzione di responsabilità. La Figc che è la nostra casa ha un assetto che è stato determinato pochi mesi fa da una manifestazione molto chiara di volontà da parte delle leghe in primo luogo, mi auguro quindi che le leghe soprattutto e, poi le componenti tecniche, sappiano testimoniare la voglia di assumere atteggiamenti piu'dignitosi, non è piu'il tempo di mezze misure ma è tempo di prendere delle decisioni, in un modo o nell'altro e chi è piu' in alto, ha maggiori responsabilità". "Un passo indietro di Lotito? Non faccio il giudice ma ho espresso una valutazione politica. – ha aggiunto Andrea Abodi a Viareggio oggi prima della finale del torneo giovanile -  Il ministro degli esteri di un paese che ha cattive relazioni con i paesi di mezzo mondo fatica a fare diplomazia. Stamattina mi era stata segnalata una rettifica del ‘Corriere della Sera' a firma Claudio Lotito, dieci righe, che mi sembrano confermare lo spirito e la sostanza di quello che aveva detto il giorno prima allo stesso giornale perché ha trasformato il ‘cretino' in un ‘soggetto ostinato a non capire', e quindi il rattoppo rischia di essere peggiore del male, però siccome non vogliamo rimanere prigionieri di questa polemica, quello che deve avere il sopravvento deve essere il bene e l'interesse comune dei tifosi e delle società, io guardo avanti rispetto al fatto che questa modalità di parlare all'interno del sistema fra quelle che devono essere le classi dirigenti non fa parte della mia cultura, e ribadisce ancora una volta che abbiamo idee di sport e di calcio profondamente, drasticamente e drammaticamente diverse". Continua Abodi: "Interventi del governo in questa vicenda? Prima di arrendermi all'idea dell'impossibilità, dell'incapacità e della non volontà della dirigenza calcistica di intervenire su certe cose vorrei aspettare qualche giorno. E'opportuno che il calcio dia una dimostrazione di sapercela fare da sola. Poi il calcio è dentro il sistema sportivo quindi prima di far intervenire la politica che non sempre propone soluzioni adeguate c'è il Coni. Questa cosa dobbiamo affrontarla alla luce del sole, in maniera trasparente, in modo comprensibile dalla gente ma all'interno del sistema calcistico fino a prova contraria. Non c'è da espellere nessuno dal calcio dopo questa vicenda, non faccio l'arbitro, né il giudice, sta ad altri, in campo e fuori dal campo, prendere le dovute decisioni che vanno rispettate anche se poi possono essere discusse o criticate, anche perché qui nessuno è intoccabile, non esistono uomini della provvidenza. Abbiamo un ruolo, ognuno di noi risponde di quello che dice e di quello che fa, quindi io ho detto già nei giorni scorsi che non mi piacciono i giudizi collettivi, sono contro i Daspo di gruppo, e quindi trovo ingiusto che le dichiarazioni di una persona coinvolgano un'intera classe dirigente".

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