Un "predestinato" a Pescara: Plizzari vuole rilanciarsi in biancazzurro
Il pupillo di Berlusconi è il colpaccio di mercato del Delfino
Alessandro Plizzari vuole tornre presto nel calcio che conta. E per farlo ha scelto Pescara ed il Pescara. Età e talento sono dalla sua parte, tuttavia in molti si sono stupiti del suo trasferimento in terza serie. D'altro canto Plizzari è sempre stato ritenuto un predestinato, sin dal 2016 quando Silvio Berlusconi a proposito di portieri del Milan dichiarò: "Dietro Donnarumma (Gianluigi ndr) c'è un altro portiere che mi dicono altrettanto bravo, di un anno più giovane". Si riferiva proprio al nuovo portiere biancazzurro, a quell'Alessandro Plizzari classe 2000 da Crema che poi si è un po' perso per strada, tra infortuni e esperienze in prestito non troppo positive.
Plizzari ha scelto Pescara, ripartendo dalla Serie C: una scelta intelligente e coraggiosa da parte sua, da un lato, un rischio dall'altro. Perchè se qualcosa dovesse andare storto, sarebbe poi più difficile, nonostante la giovanissima età, scalare in frettale gerarchie del calcio italiano per riportarlo dove tutti pronostica(va)no: ovvero nel Gotha della serie A.
Il Milan lo ha liberato gratis visto che era in scadenza nel 2023 ma ha mantenuto il 50% sulla futura rivendita. Con la Ternana la frattura del piede sinistro (19 presenze, squadra retrocessa in Serie C) ne ha frenato l'ascesa, poi la tappa travagliata di Livorno (21 presenze in B e retrocessione finale) con i guai societari a fare da corollario ad una annata assai stramba. L'anno successivo, nell'agosto del 2020 va in prestito alla Reggina in B (solo 10 presenze), poi dopo 6 mesi in naftalina al Milan nel gennaio 2022 il prestito al Lecce (promozione in A ma solo 3 presenze): questo il pregresso di Plizzari che ora ha lasciato il Milan a titolo definitivo per approdare a Pescara.
Nelle Nazonali giovanili ha lasciato il segno: a 17 anni con l'Italia Under 20 nei Mondiali di categoria gioca la finalina di consolazione e permette all'Italia di arrivare terza parando due rigori nella partita finale contro l'Uruguay. Abile tra i pali, di ottima struttura fisica, Plizzari è bravo con i piedi e sui rigori, può e deve invece migliorare nelle uscite e in altri fondamentali. Alto 1.91 per 73 kg, deve un po' irrobustirsi e, soprattutto, acquisire sicurezza ed autostima giocando con continuità. A Pescara arriva per essere protagonista e per recuperare il tempo perso, anche se quest'ultima affermazione suona strana se riferita ad un giovanissimo come lui. Dalla sua annata passeranno anche le fortune di squadra, non solo quelle personali…
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