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Lo scout, l'osservatore

04.11.2014 09:40

Questa settimana volevo parlare di un ruolo che in una società di calcio  è di fondamentale importanza , il nome di tale ruolo è Osservatore e per coloro che usano di più l'Anglosassone viene chiamato Scout,  quest’ultimo termine è quello più usato in questo momento e forse rende di più l'idea perché lo immaginiamo con il suo zaino sulle spalle come se fosse un Esploratore e con un taccuino casomai con un tablet e con i resoconti dei suoi viaggi e delle partite viste in ogni Città del mondo e nella nostra bellissima Italia .  Ogni calciatore, o squadra che viene visionata deve essere per l’Osservatore  un nuovo pianeta da scoprire e trasferire nell'immaginario di chi poi diventa il suo interlocutore . Viaggiare oggi è più semplice che mai, i mezzi di trasporto tradizionali si sono moltiplicati e in ventiquattro ore puoi fare il giro del mondo, oppure lo si può attraversare più volte al giorno, rimanendo comodamente seduti alla scrivania in ufficio, quando non addirittura seduti in poltrona nel salotto di casa, navigando virtualmente su Internet grazie ai mezzi messi a disposizione da chi negli anni ha reso questo lavoro  intrigante e affascinante gli  esploratori moderni  . Negli ultimi dieci anni la professione dell’Osservatore ha intrapreso un processo di riconoscimento e modernizzazione accelerato, arrivando a costituire una vera e propria branca dell’Area Tecnica di una Società . Lo Scouting come professione organizzata al massimo livello non è piú una novità , mentre inteso come struttura professionale organizzata, lavora, ma al momento è forse più corretto dire che la struttura dovrebbe lavorare, con uomini propri, formati e specializzati, e con strumenti tecnologici dedicati. Lo Scouting è funzionale alla figura del Direttore sportivo e al lavoro dell’Allenatore e dei suoi collaboratori;  è una risorsa strategica della Società  necessaria per conoscere e approfondire le caratteristiche dei singoli calciatori, come del gioco delle squadre; utile per produrre documenti dettagliati che possano permettere la tracciabilità della scelta tecnica, leggibile, per esempio attraverso grafici, anche da chi non ha una formazione sportiva, come buona parte della nuova dirigenza del calcio, di estrazione aziendale o finanziaria.  Alle Società serve per individuare e scegliere il Calciatore come Obiettivo di Mercato, e per analizzare gli avversari da affrontare in campionato e nelle coppe è anche un mezzo per monitorare il  parco calciatori esistente nel proprio settore giovanile e per individuare il Calciatore Obiettivo Selezionabile.  La professione dell’Osservatore non è una diretta conseguenza delle professioni di Calciatore e Allenatore, come invece è sembrato essere fino ad oggi , è una professione diversa, parallela, per la quale, come per quelle di Calciatore e Allenatore, serve una formazione adeguata per poterla svolgere in maniera professionale e con ambizioni professionistiche.  Siamo passati in pochi anni dall’appunto a penna sul retro della distinta, alla digitazione diretta in una sofisticata Banca dati on-line, senza però una preparazione preventiva, tutto lasciato all’intrapresa soggettiva, io per esempio uso ancora il mio taccuino dove mi appunto i moduli di gioco e faccio una  prima analisi dei calciatori cercando di fare una fotografia quanto più vera possibile passando poi ad inserire i dati in un software o in una chiavetta USB . Ancora oggi l’Osservatore nel calcio si considera come una figura di secondo piano, non specializzata, riservata agli ex calciatori che attendono di diventare allenatori o direttori sportivi; ai direttori sportivi che vedono nell’attività di Scouting la possibilità di salire di categoria, aspettando l’opportunità di continuare la carriera da Direttore; agli allenatori ormai “fuori dal giro”, se non ritirati dall’attività agonistica, in pensione, o in attesa di essa; spesso l’Osservatore è semplicemente un amico, un ex compagno di squadra, un ex giocatore, da impegnare occasionalmente, a volte in cambio dell’accredito per la  partita, perché abita nella città giusta, nella regione giusta. Insomma, un’attività di ripiego, e questo approccio non ha permesso di sviluppare negli anni una professionalità dovuta ad un settore del calcio così delicato e strategico, sul piano tecnico ed economico. Paradossalmente però è il campo dove si registra la maggiore incidenza della tecnologia e di conseguenza, almeno nel professionismo, al classico addetto ai lavori di provenienza agonistica hanno cominciato ad affiancarsi figure professionali che non arrivano dal calcio giocato. Questo sta comportando un cambiamento nella comunicazione, ma per il momento manca un linguaggio comune e la didattica mirata , saper visionare un calciatore o una gara  è una tecnica, e quindi la si può insegnare e imparare, naturalmente è necessaria una predisposizione naturale, come per tutte le attività. Di certo non basta più sapere individuare solo il talento del giovane calciatore . Ricordo quel giorno dove con un ex  Presidente di società dovemmo dirigerci per incontrare il responsabile di una grande  presso una nostra struttura  sportiva dove si svolgeva la gara di Allievi Nazionali fra la nostra squadra ed i loro pari età   , in quella gara ci accorgemmo di questo giovane  di cui si sentiva parlare molto all'interno della nostra società, quella partita fu utile successivamente per convocare il giovane nel ritiro pre campionato successivo e questo quando il ragazzo aveva soltanto 15 anni e pochi mesi . Forse quello che uno scout o Osservatore deve  avere  è il coragscoutgio delle idee e trasferire la propria convinzione, a me è successo più volte nella mia carriera e dopo il terzo indizio ho capito che non era più un caso , questo è accaduto anche negli ultimi anni con Feola e Marcello Mancosu 1992 ora al Trapani ma che avevo sottoposto  anche in Abruzzo . Naturalmente la relazione o le relazioni devono  a volte essere scritte nella maniera più veloce e corretta.  Purtroppo, dalla Serie A alla Lega Pro sono ancora molte le Società professionistiche che si avvalgono di osservatori  casuali, quindi sprovvisti di una tecnica e di un metodo di lavoro, persone di tutte le età, più o meno volenterose, che presentano anche relazioni scritte in chiavetta USB oppure  a penna e non sono rare le relazioni riportate a voce, con indicazioni tecnico tattiche del tutto personalizzate. Nel professionismo comunque non basta, il professionismo pretende,  ovvero dovrebbe pretendere , per  definire un calciatore a cominciare dalla posizione in campo e dal suo ruolo bisognerebbe intuire da subito l’attitudine anche ad altri ruoli  e  poi aggiungere il piede naturale e le specifiche note fisiche e cognitive facilmente riscontrabili dalla visione, sul campo o in video, del calciatore e quindi la qualità dei suoi fondamentali o doti tecniche . Bisogna anche dire che l'osservatore  usa gli occhi non fa visite mediche e  l’obiettivo finale del lavoro dell’Osservatore moderno è permettere al Presidente, al Direttore generale, al Direttore sportivo e all’Allenatore di sottoporre una scheda con i dati tecnici  codificati e ordinati facilitando e velocizzando di conseguenza il lavoro di scrematura che poi verrà svolto dal Direttore sportivo,  dall’Allenatore e dal suo Staff. Sperando di non annoiare vi saluto , w il calcio pulito .

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