Prima squadra

Il Pescara torna alla vittoria: battuto il Como (2-1)

02.04.2016 17:00

Dopo 63 giorni di digiuno, il Pescara torna al successo grazie al 2-1 sul Como. La doppietta di Lapadula si dimostra essere la medicina ideale per uscire dal periodo peggiore della gestione Oddo.

La cronaca. Inizio partita abbastanza lento ma al 10’ c’è da segnalare il primo episodio da moviola: Torreira recupera palla, serve Lapadula che viene atterrato, sulla ribattuta stesso esito anche per Caprari ma per il direttore di gara i contatti sono regolari. Col passare dei minuti la squadra di Oddo alza il baricentro ed al 13’ tocca a Verde sparare un bel sinistro potente ma troppo centrale per impensierire Crispino. Due giri di lancette dopo, il Pescara passa in vantaggio: angolo di Caprari, Mandragora anticipa Crispino in uscita e di testa colpisce la traversa, ma sulla ribattuta bomber Lapadula non perdona, sbloccando il punteggio. Alla mezz'ora i padroni di casa tornano a lamentarsi per un altro possibile penalty per tocco di mano in area lombarda. Il Pescara continua a ripartire con ordine ed al 33’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, trova il meritato raddoppio: Lapadula si libera della marcatura e con un bel colpo di testa trafigge Crispino, realizzando il suo 20° centro stagionale. Ritmi blandi all’Adriatico ma al 45’ Aresti è super su una bella incornata dell’ex Pettinari, mandando il pallone in angolo. Dopo due minuti di recupero, si va negli spogliatoi sul parziale di 2-0. La ripresa si apre con un cambio: Zuparic sostituisce l’acciaccato Campagnaro. Il canovaccio tattico resta lo stesso, perché sono sempre i padroni di casa a rendersi pericolosi: al 2’ Caprari salta il suo diretto marcatore e si invola verso la porta ospite, ma la sua conclusione colpisce solo l’esterno della rete alla destra di Crispino. Gli ospiti si affacciano in avanti dieci minuti dopo con Ganz, servito da Bessa, ma il destro è alto.  E’ proprio nel momento di maggiore pressione del Como che si riapre la partita: Giosa si avventa su una respinta corta di Aresti, realizzando sotto misura un gol importantissimo negli sviluppi dell’incontro. Palla al centro e il Pescara potrebbe subito tornare ad allungare, ma Lapadula non è preciso e spedisce alto. Mister Oddo inserisce altre forze fresche con Selasi e Acosta per Verde e Torreira ma la paura di pareggiare il match frena i biancazzurri. Le occasioni per segnare arrivano sempre o quasi su calcio da fermo: con questa premessa si arriva al 33’, quando Lapadula di testa impegna severamente Crispino, che si rifugia in angolo. Gli ospiti si sentono tutt’altro che battuti e al 41’ confezionano la palla per il 2-2 ma Gerardi non colpisce perfettamente la sfera in scivolata e per Aresti è un gioco da ragazzi salvare la porta. Nei 4’ di recupero decretati dal direttore di gara Rapuano, Marconi sembra dare seguito all’incubo della squadra di Oddo, ma è solo illusione del gol poiché la sfera finisce sull’esterno della rete. A due giri di lancette dalla fine Basha perde la bussola e colpisce Memushaj, prendendosi il sacrosanto cartellino rosso. Finisce così la partita ed il periodo nero del Pescara. Due mesi senza vittorie che finalmente terminano, non senza sofferenza, lasciando speranze ad un bel finale di stagione: sotto il segno di Oddo. Pescara – Como 2-1 (2-0 pt) Marcatori: Lapadula 15’ pt, 33’ pt (P); Giosa 15’ st (C) Pescara: Aresti, Vitturini, Campagnaro (Zuparic 1’ st), Mandragora, Fornasier, Benali, Torreira (Acosta 25’ st), Memushaj, Verde (Selasi 13’ st), Caprari, Lapadula. A disp. Fiorillo, Bruno, Pasquato, Mitrita, Cappelluzzo, Ventola. All. Massimo Oddo Como: Crispino, Giosa, Casasola, Marconi, Barella (Ghezzal 31’ st), Basha, Bessa, Cristiani, Madonna, Pettinari (Gerardi 32’ st), Ganz. A disp. Scuffet, Ambrosini, Lanini, La Camera, Brillante, Cech, Kukoc. All. Stefano Cuoghi Ammoniti: Torreira, Aresti, Mandragora, Zuparic, Memushaj (P), Madonna (C) Espulsi: Basha 47’ st (C), Benali a fine partita (P) Direttore di gara: Antonio Rapuano di Rimini, coadiuvato da Borzomì di Torino e Baccini di Conegliano.

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