Prima squadra

Sembroni a PS24: "Pescara ti resta dentro, perche' nu sem nu! Oddo? Non ha bisogno di consigli..."

05.09.2016 09:33
Il lavoro del settore giovanile è importante: lo sa il Pescara, ultimamente sempre tra le prime dei rispettivi gironi. Nel 2004 la società di Dante Paterna prese un ragazzino di appena quindici anni, pronto a scalare le tappe ed esordire (a 19 anni) nella Serie cadetta. In esclusiva per Pescara Sport 24 abbiamo contattato l’ex difensore biancazzurro Emanuele Sembroni per parlare della sua carriera a Pescara e della situazione attuale del gruppo allenato da Massimo Oddo. Nel Pescara dei grandi dalla stagione 2006-2007 fino al 2010-2011, qual è il ricordo più bello della tua esperienza biancazzurra? Il ricordo più bello che mi lega a Pescara è sicuramente la vittoria dei Playoff contro il Verona e i Playoff sfiorati nel primo anno in B con Eusebio Di Francesco. A livello personale le convocazioni con le nazionali giovanili e il calore della città. In Abruzzo hai avuto più di un mister: descrivici qualcosa di loro, da Ballardini a Galderisi, da Cuccureddu a Di Francesco. Per quanto riguarda Ballardini ero molto giovane, ho avuto il piacere in alcune occasioni di essere stato a sua disposizione per le amichevoli: ho un ottimo ricordo di lui, una persona molto seria e preparata; Galderisi è stato importante nella mia evoluzione da calciatore per le sue idee di calcio e il suo modo di gestire i giovani, mister Cuccureddu rappresenta un insegnante di vita in quanto mi ha fatto capire cose importanti che quando sei giovane magari non vedi o non capisci. Di Francesco, invece, è stato il mio padre calcistico, mi ha sempre protetto nei momenti di difficoltà e fatto crescere come calciatore: il suo motto era <<comunque vada, dai sempre il tuo massimo>>. Lo porto nel cuore. Qual è stata la stagione più bella passata in riva all’Adriatico e perché? La stagione più bella resta quella della promozione in serie B e la prima parte di stagione successiva. Importante perché avevamo un gruppo stupendo fatto di uomini che non si sono disuniti nei momenti difficili. Abbiamo dato il via alla ripresa del grande Pescara che successivamente con Zeman ha poi raggiunto la tanta attesa Serie A. Quali sono i calciatori con i quali hai legato di più? Ho legato con tantissimi perché ho un carattere espansivo quindi faccio alcuni nomi ma senza lasciare indietro nessuno: lo “zio” Sam Olivi, il “nano” Verrati, bomber Sansovini, Il “gancholo” Massimo Ganci, Marco Stella la leggenda, Il presidente Andrea Gessa, Massimo “billo” Bonanni, Tore pinna, petto d'acciaio Zizzari, Fabio Ferraresi detto “Avvocà”. In un lontano futuro, ti piacerebbe tornare da mister o dirigente? Per il momento sono ancora molto giovane, però mai dire mai nella vita. Se sono arrivato tra i professionisti è grazia al lavoro del settore giovanile biancazzurro: Pescara ti resta dentro. Il Pescara attuale ha iniziato bene (aspettando il ricorso del Sassuolo) il suo cammino in Serie A. Quali consigli ti senti di dare a mister Oddo? Sono contento per loro. Fa sempre piacere vedere la tua ex squadra fare bene specialmente nella massima serie italiana. Consigli a Mister Oddo? Al massimo posso solo imparare da lui. Campione del mondo o sbaglio? Qual è il giocatore che più ti piace di questa squadra? A livello personale, senza dubbio il carissimo Vincenzo Fiorillo. Ex compagno di squadra della Sampdoria Primavera campione d'Italia stagione 2007/2008: il portiere più forte a livello giovanile che abbia mai visto. Impressionante! Quanto può influire il calore dello stadio Adriatico sui ragazzi di Oddo? Penso possa influire molto. La tifoseria Pescarese non ti fa mancare nulla, ti elogia e ti tiene sotto pressione sempre, sono lì con te a soffrire e gioire, bastone e carota. Loro vivono per il Pescara e sono il famoso dodicesimo uomo in campo. "Perche' nu sem nu"! Una vera e propria dichiarazione d’amore per lui che ha vissuto l’esperienza Pescara portandola nel cuore anche dopo il suo addio. La sua ultima frase rappresenta la nostra fede, il nostro orgoglio di essere pescaresi: Emanuele Sembroni, sangue biancazzurro

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