Cocco, conferma a suon di gol o cessione in extremis?
Come Pettinari un anno fa, sta lavorando sodo e...
Altri gol a Giulianova nel test amichevole pre Chievo (0-4 il risultato finale) a suggellare il platonico titolo di capocannoniere estivo del Delfino: Andrea Cocco è partito col piede giusto, la voglia di riscatto dopo 3 stagioni complicate è davvero tanta.
La società aspetta che si muova qualcosa in uscita prima di fare altri investimenti in avanti e proprio Cocco è in ballottaggio con Bunino per salutare la truppa. Niente assalto ad un attaccante al momentosenza cessione preventiva di uno dei due, ma fiducia e spazio a Cocco, più avanti per condizione rispetto a Monachello e più avanti di Bunino (da Torino voci contrastanti sulla Juve B per lui) nelle gerarchie di Pillon. Diventa sempre più percorribile la possibilità che la punta sarda resti fino alla scadenza del contratto prevista per il 30 giugno 2019: sondaggi da parte di altri club ci sono, ma per il momento nessuna pista decolla in primis per l'alto ingaggio percepito. Giuffredi, il suo agente, lavora per trovare una soluzione idonea e lo farà fino all'ultimo con il benestare di Sebastiani, con il quale intrattiene rapporti ottimi di stima e collaborazione.
Da partente certo a possibile sorpresa stagionale? Sarebbe un bis in casa Pescara. Parliamo di un caso fotocopia a quello di Pettinari, che convinse Zeman a dargli spazio e giocò alla grande il suo ultimo anno a Pescara. La società non sembra intenzionata a proporre a Cocco un prolungamento e si valuterà qualsiasi soluzione in uscita ma il passare dei giorni è un alleato prezioso, il più importante, per la sua permanenza a Pescara. Nenè è sfumato, Scamacca si complica e Rossi non è una reale priorità: le poche alternative in campo suggeriscono inoltre di valutare bene ogni mossa
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