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IL PESCARA E I SUOI BOMBER TITOLATI E BLASONATI

19.07.2016 09:41
Riecco la la rubrica “I like football” firmata da Sergio Di Sciascio per PescaraSport24. Buona lettura! Quante analogie!  Rubricarle tutte, una vera e propria sfacchinata ma tant’è, anche perché ci hanno deliziato per una stagione intera, a 29 anni di distanza l’uno dall’altro.  Mi riferisco a Stefano Rebonato e Gianluca Lapadula. Fino allo scorso anno a Pescara, quando si voleva patrocinare reti di magistrale esecuzione, si soleva accennare a Rebonato, e alle sue 21 marcature nel campionato 1986-87 che valsero il ritorno in serie A. Adesso, è una bella lotta con l‘emulo Lapadula che ha trascinato anche lui il Pescara nella massima serie e le sue reti hanno ugualmente suscitato <<oh...>> di meraviglia. Lungi da me fare una classifica, solo il piacere di essere stato spettatore sedotto da prodezze che rappresentano l’essenza del calcio. Qualche parallelo? Intanto il ruolo. Ambedue prima punta e identico modo di avvicinarsi alla porta avversaria, con movimenti in verticale a raccogliere imbucate e cross di Pagano, Gasperini. Berlinghieri, prima, e Caprari, Verre e Benali poi.  L’anamnesi o la storia, che dir si voglia, comparando i loro bottini di reti? Una distinzione s’impone: il numero delle partite a disposizione, in rapporto alle formazioni presenti e partecipanti: 38 Rebonato, 42 Lapadula. Le percentuali  tra le reti  complessive della squadra  e quelle dei nostri  bomber, Rebonato 0,48 (43/21) e Lapadula  0,39 (69/27). Nessun penalty, rigoristi deputati Gasperini (3) e Memushaj (6). Sempre in tema di percentuali, quelle tra  le partite disputate e i gol realizzati: Rebonato 0,65 (32/21) Lapadula  0,67 (40/27). Per entrambi, il sinistro il piede preferito. Di testa, non fenomeni ma con i tempi giusti nell'anticipo. Le prodezze, in età adulta  come giocatori: Rebonato 25 anni, uno in più Lapadula. Per entrambi salire alla ribalta, occupare la scena,  è stato naturale. Giornali e tv si sono sfrenati a illustrare le loro imprese, con l’effetto di avere  al successivo calcio mercato, tante società ansiose di avvalersi delle loro prestazioni. Per Rebonato la spuntò la Fiorentina - che ebbe la meglio su Sampdoria e Torino -  versando nelle casse societarie 5 miliardi di vecchie lire, comprensive anche del cartellino di Bosco. Per Lapadula è cosa recente. Juventus, Napoli  sembravano le più accreditate ad arruolarlo, del Genoa poi lo scatto che sembrava decisivo, ma in ultimo l’ha spuntato il Milan. Adesso potrei associare le loro successive esibizioni con indosso la maglia viola e quella rossonera. Per adesso mi dovrò limitare alla formazione toscana. Per Rebonato, relativamente alla sua utilizzazione,  non furono rose e fiori. Non tutto per colpa sua, tenendo nel dovuto conto che come prima punta Eriksson poteva contare sull’argentino Ramon Diaz, e che nei paraggi della porta avversaria si aggirava un certo Roberto Baggio. Le presenze di Rebonato furono 17 e 2 le reti (alla Juventus e alla Roma). A fine stagione il ritorno nella cadetteria, al Catanzaro.  E Lapadula? Spero proprio fra 10 mesi di non imbatterci in una vicenda simile. Qualche caratteristica traspare, e tiene conto delle punte rossonere, in organico, e quelle inseguite da Montella e Galliani. Se proprio la vogliamo dire tutta un pò da tifosi, hai visto mai che Lapadula possa tornare al Pescara nel mercato invernale, semplice suggestione? "Sognare è gratis e non costa nulla", recita un vecchio aforisma.....

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